Dodici studenti dell’Università di Buea, capoluogo della regione anglofona del Sud-Ovest, sono rimasti feriti ieri pomeriggio nell’esplosione di un ordigno nei pressi dell’anfiteatro 600. Non è ben chiaro chi sia l’autore dell’attentato, ma secondo il Cameroon Magazine, il gruppo armato separatista “I guerrieri di Buea” avrebbe rivendicato l’attacco. Un’altra formazione sudista, la Southern Cameroons Alliance, accusa le forze armate governative di essere responsabili dell’accaduto perché si trovavano nei pressi del campus per garantire la sicurezza sul sito, che doveva essere visitato dall’Alto commissario del Canada in Camerun, secondo un comunicato della stessa organizzazione. I separatisti rivendicano il controllo sulle zone anglofone e le loro istituzioni, promuovendo boicottaggi o minacce ai rappresentanti dello Stato o funzionari pubblici. La Southern Cameroons Alliance scrive infatti che le forze governative hanno il divieto di avvicinarsi a meno di due chilometri da siti dedicati all’istruzione.
Le regioni che ospitano la minoranza anglofona del Camerun a maggioranza francofona, il Sud-Ovest e il Nord-Ovest, sono teatro di una violenta ribellione secessionista. Il conflitto iniziato alla fine del 2016 e contrappone le forze di sicurezza a gruppi armati che chiedono l’indipendenza di un territorio di lingua inglese sotto il nome di Ambazonia. Secondo i dati delle Nazioni Unite, il conflitto ha già causato la morte di oltre 3.500 persone e altre centinaia di migliaia di sfollati.