In Camerun il governo ha vietato il dibattito nei media sullo stato di salute di Paul Biya. La prolungata assenza del 91enne presidente camerunese, che non appare in pubblico dall’inizio di settembre 2024, ha suscitato preoccupazioni, interrogativi e poi voci allarmanti. “Ora è formalmente vietato qualsiasi dibattito sullo stato di salute del presidente”, ha indicato Paul Atanga Nji, ministro dell’Amministrazione territoriale, in un comunicato stampa.
“I dibattiti sullo stato di salute del presidente della Repubblica sono una questione di sicurezza nazionale”, ha dichiarato Atanga Nji. Di conseguenza, il ministro ha incaricato “i governatori (…) di creare unità per monitorare e registrare tutte le trasmissioni e i dibattiti nei media privati e di identificare gli autori di commenti tendenziosi”.
La decisione ha subito scatenato reazioni, sia sulla stampa sia negli ambienti politici. Boney Philippe, direttore di Vision 4 e presentatore del dibattito del Sunday Elite Club, si è detto preoccupato per questa misura, che rappresenta un duro colpo per la libertà di espressione e la democrazia. E se domenica prossima avesse previsto un dibattito su questo tema, ammette che dovrà rivedere il suo programma.
Stessa cosa per Bouba Ngomena, conduttore di Canal Press su Canal 2 international. Per lui, l’annuncio, oltre ai pericoli che comporta per la libertà di espressione, suggerisce che il ministro dell’Amministrazione territoriale vuole sostituire il ministero delle Comunicazioni e il Consiglio nazionale delle comunicazioni. Un argomento sostenuto anche dal deputato Jean-Michel Nintcheu, che denuncia una misura che istituisce “una Gestapo” al servizio dei governatori.
La scorsa settimana, le autorità hanno rilasciato dichiarazioni in cui affermavano che il presidente si trovava in visita privata a Ginevra e che era in buona salute, respingendo le voci secondo cui si sarebbe ammalato come “pura fantasia”.
Biya non è stato visto in pubblico da quando ha partecipato a un forum Cina-Africa a Pechino all’inizio di settembre. La sua mancata presenza come previsto a un summit in Francia lo scorso fine settimana ha ulteriormente alimentato il dibattito pubblico sulla sua salute.
Il Camerun, che ha avuto solo due presidenti dall’indipendenza dalla Francia e dalla Gran Bretagna nei primi anni ’60, rischia di affrontare una complicata crisi di successione se Biya si ammalasse troppo per rimanere in carica o morisse.