In Camerun era tutto pronto per una grande festa che, nell’ipotesi di una vittoria, avrebbe celebrato insieme la squadra di casa e il Paese organizzatore, fugando i dubbi che aleggiavano sulla riuscita del torneo prima del suo inizio. Un successo avrebbe anche contribuito a far dimenticare, almeno parzialmente, gli otto morti durante la calca fuori dallo stadio Olembe di Yaoundé prima di Camerun-Comore, un episodio che ha gravemente macchiato la competizione. Stasera invece sarà Egitto-Senegal la finalissima.
di Tommaso Meo
I Leoni indomabili sono stati domati a un passo dall’atto finale della Coppa d’Africa 2021 probabilmente dall’unica squadra che per resistenza e tradizione poteva farlo: l’Egitto di Mohamed Salah, la nazionale con più vittorie (7) nella storia del torneo e che ora proverà a superare anche sé stessa. Con la pazienza dei cacciatori che attendono che la loro preda, stanca, diventi più vulnerabile, in semifinale l’Egitto ha portato il Camerun a sfilacciarsi, respingendo tutti i suoi attacchi e, alla fine, l’ha condannato con precisione e lucidità. Dagli undici metri, dopo il primo centro, i camerunensi hanno sbagliato tre volte, gli egiziani mai.
L’Egitto non è stata la squadra più bella fin qui della Coppa e nemmeno quella con più talento, ma sicuramente quella più disposta a soffrire. Lo testimoniano due vittorie ai rigori e una ai supplementari durante la fase a eliminazione diretta. La sensazione da parte del Camerun è invece quella di avere sprecato un’occasione più unica che rara di vincere davanti al proprio pubblico, da favoriti, e avvicinare il record di successi dell’Egitto. Lo confermano anche le parole di allenatore e giocatori. “È difficile quando vedi come abbiamo fallito perché penso che fossimo migliori di loro” ha detto dopo la partita Andre Onana, portiere dei Leoni che nella prossima stagione giocherà nell’Inter. “La mia squadra ci ha provato – ha spiegato anche il coach del Camerun, Toni Conceicao -, ma l’Egitto è riuscito a contrastarci”.
Ai padroni di casa resta da giocare stasera la malinconica finale per il terzo e il quarto posto contro la sorpresa Burkina Faso. La finale, quella vera, vedrà di fronte domenica sera a Yaoundé Egitto e Senegal, nonostante il tentativo dei Faraoni di posticipare la partita di 24 ore, per garantirsi un giorno in più di riposo dopo le fatiche delle ultime sfide. Pur pieni di talento e tra i favoriti ai blocchi di partenza, i Leoni della Teranga quest’anno non hanno impressionato nella fase a gironi facendo valere la propria forza dagli ottavi in poi e in semifinale hanno superato per 3-1 un combattivo Burkina Faso.
Sia Egitto che Senegal hanno molto da perdere in questo match. L’Egitto, sebbene sia la squadra più titolata della competizione, non vince la Can dal 2010, e questa volta non ha i favori del pronostico. Il Senegal, che ha il record di partecipazioni al torneo, non ha mai alzato la coppa nonostante le due finali disputate. Ora, questa finale per tutte e due le nazionali è una ghiotta opportunità per cambiare il proprio status recente.
La partita metterà a confronto una squadra organizzata e con una grande solidità difensiva, l’Egitto, con una che fa dei singoli il proprio punto di forza, il Senegal. La sfida nella sfida poi sarà quella tra Mané e Salah, attaccanti e compagni nel Liverpool e due tra i più forti giocatori africani in attività. Dopo cinquante partite, molte emozioni e altrettante polemiche, l’auspicio di tutti è che, anche senza il Camerun, la finalissima non deluda le attese e che lo spettacolo la faccia da padrone.