La tempesta di sabbia della scorsa settimana non è stata l’unica ragione dietro l’incidente della Ever Given, la portacontainer che, nei giorni scorsi, ha bloccato il Canale di Suez. Secondo Osama Rabie, presidente dell’Autorità del Canale di Suez “in incidenti gravi come quello della Ever Given, solitamente non c’è una sola causa”.
Si ritiene che l’equipaggio della nave abbia perso il controllo del mezzo a causa della scarsa visibilità causata da una forte tempesta di sabbia e da venti di 40 nodi. “Quindi, se una parte dell’incidente è avvenuta a causa del vento, credo che ci siano altre ragioni legate a errori umani e tecnici. La questione, tuttavia, sarà determinata solo dalle indagini”, ha detto Rabie.
“Lo dico – ha aggiunto – perché abbiamo permesso ad altre navi di transitare nel canale in circostanze più complicate come nel marzo 2020, quando i venti hanno raggiunto i 55 nodi”.
Parlando delle richieste di risarcimento, il presidente dell’Autorità ha affermato che solo le indagini determineranno chi è responsabile del pagamento dei risarcimenti. “Quello che è successo non è colpa dell’autorità. Al contrario, il canale ha subito un impatto negativo”. A causa dell’incidente, ha osservato Rabie, l’Autorità ha subito perdite di 12-15 milioni di dollari al giorno.
Rabie ha anche spiegato che il traffico che si è accumulato nel Canale di Suez causato dall’incidente della nave Ever Given sarà smaltito in quattro giorni precisando che la navigazione lungo il canale è ripresa ieri alle 18 ora locale, quasi due ore e mezza dopo che l’Ever Given era stata liberata completamente.
L’Ever Given, un portacontainer lungo 400 metri che era in viaggio dalla Cina ai Paesi Bassi, si è arenata in diagonale mentre attraversava il canale. La gigantesca nave, che è stata incastrata lateralmente per sei giorni, ha causato una coda di 422 navi. Rabie ha detto che le operazioni nel canale continueranno 24 ore su 24 per eliminare l’ingorgo causato dall’incidente, che dovrebbe essere superato entro quattro giorni.
Ha aggiunto che la priorità è stata data alle navi che trasportano bestiame dato il loro bisogno di rifornimenti; questi includono cinque navi che trasportano oltre 60.000 animali.
