A 500 chilometri dalle coste del Senegal, Ilha do Sal è un coriandolo di terra tra le veloci correnti dell’Atlantico. Dall’alto, la reginetta turistica dell’arcipelago di Capo Verde – composto da dieci isole vulcaniche diverse tra loro – è piatta come una tavola, e in parte è proprio questo il segreto del suo successo. Grazie alla spianata, oltre all’aeroporto internazionale Amílcar Cabral, iniziato da Mussolini, con gli anni sono sorti molteplici resort, complici il clima mite tutto l’anno, la distanza ragionevole dall’Italia (6 ore d’aereo) e spiagge di sabbia di una bellezza struggente. Il vento ha fatto il resto: l’isola ha dato i natali ai più grandi campioni mondiali di kitesurf, da Airton Cozzolino a Matchu Lopes.
Le spiagge cult da non perdere sono Kite Beach a est, dove le vele colorate sembrano un raduno di farfalle tra mare e cielo; e Ponta Preta a ovest, con onde che raggiungono i 10 metri. Meritano anche Shark Bay, per avere un incontro ravvicinato con gli squali limone, e Calheta Funda, dove le tartarughe vanno a deporre le uova. Santa Maria, sulla punta, è il centro abitato più vivace e la sera pullula di locali con musica dal vivo e ristoranti. Spostandosi a nord, Palmeira è un pittoresco porto con case color pastello. Escursioni da non perdere: il paesaggio lunare delle Saline di Pedra de Lume; il Deserto di Terra Boa con i suoi miraggi e le piscine naturali di Burracona, per un tuffo dagli scogli in un mare celeste.
Per organizzare il viaggio: www.caboverdetime.it
(Corinna Agostoni)