Il conflitto in corso in Somalia sta peggiorando la situazione umanitaria, e sta rendendo più difficile per le organizzazioni umanitarie l’accesso alle popolazioni più bisognose di assistenza. Lo hanno affermato, in una nota congiunta, le agenzie locali e internazionali sotto l’egida del Somalia Ong Consortium secondo il quale le 185.000 persone recentemente sfollate a causa dei combattimenti a LasAnod, nel nord della Somalia, necessitano di urgente assistenza umanitaria. “Milioni di persone sono a rischio. Non c’è tempo per aspettare. Senza un aumento urgente e immediato dell’assistenza umanitaria, è probabile che le morti per fame siano alte quanto quelle della carestia del 2011-2012 in Somalia, quando morirono 260.000 persone, metà delle quali bambini”, ha avvertito Nimo Hassan, direttore del Somalia Ong Consortium.
La Somalia sta vivendo a un periodo di siccità che dura da cinque anni – una situazione che non si vedeva da più di 40 anni -. Se non piovesse per la sesta stagione, secondo l’Onu, molte più famiglie saranno costrette a sfollare. Le agenzie hanno affermato che circa 6,5 milioni di persone hanno bisogno di assistenza umanitaria urgente. Donne e ragazze affrontano i maggiori rischi di violenza di genere a causa di spostamenti multipli, rifugi e servizi igienici sovraffollati e scarsamente illuminati nei campi e la necessità di percorrere lunghe distanze per andare a prendere acqua e legna da ardere. Le organizzazioni hanno sottolineato che il matrimonio precoce è diventato un meccanismo al quale le famiglie, alle prese con la povertà indotta dalla siccità, ricorrono sempre più spesso. “La portata di questa crisi è terribile e la sofferenza di milioni di persone inimmaginabile. Le donne e le ragazze sono le più a rischio. Siamo moralmente obbligati a fare di più per proteggere i più vulnerabili. La Somalia non può essere dimenticata in questo momento così critico”, ha affermato Paul Healy, direttore nazionale di Trocaire, un’agenzia umanitaria.
Si stima che 1,8 milioni di bambini sotto i cinque anni, quasi la metà della popolazione sotto i cinque anni del Paese, soffriranno probabilmente di malnutrizione acuta a causa del deterioramento delle condizioni di sicurezza alimentare, secondo le Nazioni Unite. Questo, hanno affermato le agenzie, è seriamente preoccupante, dato che nel 2022 più di mille bambini sono morti nei centri nutrizionali in tutta la Somalia, osservando che le cifre saranno probabilmente più alte in quanto ce ne sono molti che non sono mai arrivati ai centri nutrizionali.