E’ salito a 59 il numero di sarcofagi in legno trovati nelle ultime settimane in Egitto, a Saqqara, necropoli dell’antica capitale egiziana di Menfi, patrimonio mondiale dell’Unesco. Ben conservati e sigillati, risalgono a oltre 2.500 anni fa. Aprendone uno, il team di archeologici ha rivelato resti mummificati avvolti in un sudario, con iscrizioni geroglifiche in colori vivaci.
Da quando il ritrovamento delle prime 13 bare è stato annunciato quasi tre settimane fa, ne sono quindi state scoperte altre in altri pozzi, a profondità fino a 12 metri. E un numero imprecisato di sarcofagi potrebbe essere ancora rinvenuto, ha detto il ministro del turismo e delle antichità, Khaled al-Anani, sul sito, vicino alla piramide di Djoser di 4.700 anni. «Questa non è la fine della scoperta, la considero piuttosto l’inizio della grande scoperta», ha affermato, come riporta Ansa.
Studi preliminari hanno indicato che i sarcofagi appartenevano probabilmente a sacerdoti, statisti anziani e figure di spicco nell’antica società egiziana della 26a dinastia, ha detto al-Anani, il quale ha poi precisato che tutte le bare saranno portate al Grand Egyptian Museum, di prossima apertura, sull’altopiano di Giza.
L’apertura del Grande Museo Egizio, che è stata più volte ritardata, è prevista per il 2021. Il museo ospiterà migliaia di manufatti, che attraversano più epoche della storia dell’Egitto, dal periodo pre-dinastico al periodo greco-romano.
Del resto, negli ultimi anni, gli scavi a Saqqara hanno portato alla luce reperti magnifici, come manufatti, serpenti mummificati, uccelli, scarabei e altri animali.
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