La Repubblica Centrafricana è a un passo dall’ingresso nel club degli abolizionisti della pena di morte: l’Assemblea nazionale centrafricana ha votato, venerdì scorso, la legge che abolisce la pena di morte che, prima di entrare in vigore, dovrà essere promulgata dal presidente della Repubblica, Faustin Archange Touadéra. Un passaggio che, secondo i media del Paese, avverrà nei prossimi giorni: di fatto questo porterà il Centrafrica a ratificare il trattato internazionale che abolisce la pena di morte. Nel 2022 anche lo Zambia ha annunciato di voler portare a compimento un processo legislativo simile.
“È una legge che soddisfa le nostre aspettative. Dovremo sensibilizzare la popolazione centrafricana su questa nuova legge” ha dichiarato all’agenzia turca Anadolu Bruno Gbiegba, coordinatore di advocacy per l’abolizione della pena di morte nella Repubblica centrafricana e membro di Redhac (Network per la difesa dei diritti umani in Centrafrica).
Nella Repubblica centrafricana l’ultima esecuzione di una condanna a morte risale al 1981, quando furono fucilate sei persone condannate per omicidio. A breve quindi la Repubblica centrafricana si unirà all’elenco dei Paesi africani che negli ultimi anni hanno abolito la pena di morte nel continente: la Guinea nel 2016, il Ciad nel 2020 e la Sierra Leone nel 2021.
Alla fine del 2021, in più di due terzi dei paesi del mondo, la pena di morte è stata abolita per legge o di fatto: 108 paesi (la maggior parte degli stati del mondo) hanno abolito la pena di morte nella loro legislazione per tutti i reati e 144 sono abolizionisti di diritto o di pratica.