Circa 10.000 bambini stanno ancora combattendo a fianco dei gruppi armati nella Repubblica Centrafricana, a più di dieci anni dall’inizio della guerra civile. Lo ha detto ieri Marthe Kirima, ministra della Famiglia e del Genere del governo centrafricano, in un comunicato stampa ripreso da Africanews.
I bambini vengono ancora reclutati come combattenti, spie, messaggeri, cuochi e persino usati come schiavi sessuali: le Nazioni Unite (Onu), che hanno una missione di mantenimento della pace nel Paese, stimano che la violenza che affligge il Centrafrica dal 2013 abbia provocato migliaia di morti e costretto allo sfollamento più di un milione di persone, ovvero un quinto della popolazione.
Nel 2019 è stato concluso un accordo di pace tra il governo e 14 gruppi armati che tuttavia non ha portato alla cessazione delle ostilità.