Stanno venendo alla luce i dissensi in seno alla Coalizione dei Patrioti per il Cambiamento (Cpc), che riunisce diverse fazioni e gruppi armati contro il presidente Faustin Archange Touadera, dopo che il capo di stato maggiore del gruppo ribelle, il generale Ali Darassa, ha dichiarato pochi giorni fa la cessazione delle ostilità da parte dei suoi uomini in tutto il territorio della Repubblica centrafricana e la disponibilità ad aprire un dialogo con il governo.
In un comunicato stampa, l’ex presidente François Bozizé, capo della Cpc, ha annunciato che il generale Darassa è stato sollevato dall’incarico di capo di stato maggiore del movimento politico-militare. L’ex presidente adduce diverse ragioni: l’indisciplina di Darassa, la sua insubordinazione e la condotta contraria agli obiettivi della coalizione.
Da parte sua, Darassa ha reagito alla sua messa da parte, contestando l’autorità di Bozizé, sostenendo che l’ex presidente e coordinatore generale della Cpc è vecchio, stanco, affetto dal morbo di Alzheimer e incapace di assumere le sue funzioni. Aggiunge che se Bozizé vuole guidare la coalizione, dovrebbe lasciare la Guinea-Bissau, dove vive in esilio, e venire a farlo direttamente in Repubblica Centrafricana.
Per alcuni esperti dell’International Crisis Group, questa guerra di leader in Repubblica centrafricana attraverso comunicati stampa, dimostra che la Cpc non è più una vera e propria coalizione, il che potrebbe rivelarsi un vantaggio per il governo in carica.