«Dopo 125 anni di evangelizzazione, l’arcidiocesi di Bangui, invia in missione alcuni preti. È il segno della vitalità della nostra Chiesa particolare e della solidarietà tra le Chiese», ha annunciato il card. Dieudonné Nzapalainga, arcivescovo di Bangui, nell’omelia della messa di apertura dell’anno pastorale, che si è tenuta domenica 30 settembre, nella cattedrale della capitale della Repubblica Centrafricana.
Il tema del nuovo Anno Pastorale è «Ecumenismo e dialogo interreligioso in un Paese in guerra: il caso della Repubblica Centrafricana». Il cardinale ha esortato i fedeli a vivere lo slogan scelto dall’Arcidiocesi «Cristiani dell’ Arcidiocesi di Bangui, in nome di Cristo dialoghiamo con i nostri fratelli».
Nel corso dell’omelia il Cardinale ha denunciato la presenza nel Paese, «la casa comune di tutti noi», di mercenari stranieri, invitati da «alcuni fratelli per ragioni politiche, economiche, etniche ed egoistiche». I mercenari – ha sottolineato – «minano la convivenza e complicano il dialogo». «Ancora oggi, i gruppi armati e quelli che li sostengono hanno l’egemonia sui beni del nostro Paese. L’eccessivo e rapido arricchimento di alcuni a danno degli altri ci preoccupa – ha affermato il cardinale -. Possa il Signore strapparci dall’intolleranza, dalla discriminazione, dalla sfiducia, dalla miseria, dalla rabbia, dall’odio, dalla vendetta. Possa seminare nei nostri cuori fiducia, tolleranza, gentilezza. Possa la Vergine, Madre di Oubangui, Regina della Pace, insegnarci a dialogare con i nostri fratelli e sorelle in amore e verità».