Centrafrica, sempre più grave la crisi umanitaria

di Valentina Milani

Si aggrava la crisi umanitaria nella Repubblica Centrafricana, le Ong chiedono più fondi per aiutare le persone bisognose e il governo avvia un piano di risposta. Lanciato nei giorni scorsi alla presenza di Félix Moloua, primo ministro centrafricano, il piano di risposta alla crisi umanitaria sarà dispiegato nelle 17 prefetture del Paese. L’obiettivo è sostenere le esigenze di quasi quattro milioni di persone che sono state escluse dai servizi di base.

I loro bisogni, ha spiegato, Mohamed Ag Ayoya, coordinatore umanitario delle Nazioni Unite, sono critici: “Le vulnerabilità sono enormi: c’è mancanza di lavoro, ci sono sfollati, c’è insicurezza. Abbiamo anche esigenze sanitarie, idriche e igieniche. Si tratta di bisogni davvero urgenti per queste popolazioni che hanno bisogno di un sostegno rapido in relazione alla situazione che devono affrontare ogni giorno sul campo”.

Sono già stati mobilitati 89 milioni di dollari, ma manca ancora l’80% dei 465 milioni necessari, in particolare per gli aiuti alimentari, dato che l’agricoltura è stata danneggiata dal cambiamento climatico, ha precisato Mohamed Ag Ayoya aggiungendo che “senza questo piano, purtroppo, la maggior parte di queste persone non sarà raggiunta, con tutte le conseguenze che ciò potrebbe avere in termini di morbilità e mortalità. Chiediamo 465 milioni di dollari per consentire a queste comunità la semplice sopravvivenza, in un contesto che sta diventando estremamente complicato per i più poveri con l’aumento delle piogge incontrollabili, che non permetteranno a queste popolazioni di prendersi cura di sé”.

Condividi

Altre letture correlate: