Da mesi circolano voci sempre più forti sulla presenza nel territorio della Repubblica Centrafricana (Rca) di miliziani dell’M23, il gruppo armato che opera nell’est della Repubblica democratica del Congo (Rdc) in opposizione al governo di Kinshasa. Il governo centrafricano ha sempre smentito queste voci, accusando chi le diffonde di voler mettere Bangui e Kinshasa sul piede di guerra una contro l’altra.
Tuttavia il caso è diventato politico in Centrafrica: come riporta Rfi l’oppositore, ed ex-presidente, Alexandre-Ferdinand Nguendet ha chiesto ufficialemnte che si faccia luce sull’argomento in una lettera formale indirizzata al presidente dell’Assemblea nazionale Simplice Mathieu Sarandji in cui gli ha chiesto di istituire una commissione parlamentare d’inchiesta per fare luci sull’eventuale presenza dell’M23 in Rca.
Per Alexandre-Ferdinand Nguendet i miliziani dell’M23 sono presenti in diverse regioni di confine, in divisa ruandese, con l’obiettivo di minacciare la Rdc, fare incursioni e rifugiarsi in territorio sicuro. Nguendet afferma di fare affidamento sulle testimonianze di attivisti locali del suo partito, oltre che su due documenti, in particolare alcune note dei servizi di intelligence congolesi e una nota dell’ambasciatore congolese in Rca, in cui pur non menzionando l’M23 parla di “soldati ruandesi presenti nella Rca” che possono operare tranquillamente in territorio congolese.