Il presidente della Repubblica Centrafricana, Faustin Archange Toaudera, ha dichiarato in un’intervista che i mercenari russi del gruppo privato Wagner rimarranno nel Paese e continueranno a garantire la sicurezza “in un momento difficile” per il Paese. Touadera ha confermato che, su questo punto, ha avuto rassicurazioni direttamente da Mosca. Lo riporta il Washington post.
La Repubblica Centrafricana, dove nella sua capitale c’è quello che è indicato come il quartier generale del gruppo Wagner in Africa, ospita da tempo diverse centinaia di mercenari nel proprio territorio, ufficialmente nell’ambito di un progetto di cooperazione militare: i Wagner sono infatti ufficialmente istruttori militari e danno sostegno alle Forze armate locali. Come specificato da Fidele Gouandjika, consigliere per la sicurezza di Touadera, il destino dei Wagner è legato a ciò che la Russia deciderà: “È la Russia che li ha invitati e armati ed è la Russia che deciderà quando Wagner se ne andrà”, ha detto Gouandjika alludendo alla risoluzione del Consiglio di sicurezza del 2017 in cui si autorizzava Mosca a inviare uomini e armamenti in Centrafrica, in deroga all’embargo imposto al Paese africano.
Come specificato dallo stesso Touadera, citato dal quotidiano di Washington, quando nel 2016 ottenne la presidenza “non avevamo i mezzi per equipaggiare le nostre forze” e sono stati i russi, prima che la Francia o gli Stati Uniti, ad accettare “gentilmente” di aiutare. Tuttavia, il presidente centrafricano ha precisato che se gli Stati Uniti volessero “dare una mano” il governo di Bangui accetterebbe gli aiuti, come da parte di chiunque altro, senza tuttavia sostituire la cooperazione russa con quella con i paesi occidentali.
Le armi sono arrivate nel 2018, con gli “istruttori russi”. Il loro numero aumentò nel 2020, quando i ribelli minacciarono di rovesciare il governo di Bangui marciando sulla capitale.