Centrafrica, un altro passo verso la Francia

di claudia
soldato Francia

Il presidente francese Emmanuel Macron ha ricevuto Faustin-Archange Touadéra nei giorni scorsi all’Eliseo. Il presidente del Centrafrica (Rca) ha fatto scalo a Parigi, prima di recarsi a Cuba per un incontro internazionale e poi a New York per l’Assemblea generale delle Nazioni Unite.

Come osserva Radio France Internationale riportando la notizia, dopo diversi anni di contrasti, questo incontro segna una nuova tappa nella distensione tra i due Paesi. Le relazioni tra Parigi e Bangui sono infatti state tese dall’arrivo del gruppo paramilitare russo Wagner nella Repubblica Centrafricana nel 2018.

Sebbene non si possa dire che Parigi e Bangui abbiano completamente ricucito i rapporti, negli ultimi sei mesi si è registrato un netto miglioramento delle relazioni. A marzo, i due capi di Stato si sono incontrati in Gabon a margine di un vertice sul clima. Lo stesso mese Faustin-Archange Touadéra ha permesso il rilascio del francese Rémy Quignolot. A giugno era previsto un altro incontro durante il vertice sul patto finanziario globale nella capitale francese, ma alla fine non ha avuto luogo.

Le discussioni di ieri si sarebbero dovute concentrare sulla transizione in Gabon, dove il presidente Touadéra si è recato la scorsa settimana in qualità di facilitatore della Comunità economica degli Stati dell’Africa centrale (Eccas). È soprattutto la situazione interna che interessa a Parigi: la Francia, come gli Stati Uniti, vuole che Wagner se ne vada ed entrambi i Paesi sperano di convincere la Rca a sganciarsi dal gruppo mercenario.

Wagner si è indebolito dopo l’ammutinamento di fine giugno e la morte di Yevgeny Prigozhin tre settimane fa. Ma il gruppo non ha mostrato alcun segno di disimpegno da un Paese in cui ha sviluppato attività economiche con forti ramificazioni all’interno dello Stato. I capi di Wagner a Bangui rimangono nel Paese.

Da parte centrafricana, c’è una mancanza di risorse e il desiderio di riprendere gli aiuti internazionali al bilancio, sospesi proprio a causa dei legami della Rca con Wagner. Finora non è stata rilasciata alcuna dichiarazione ufficiale.

Questo disgelo sembra rappresentare la nuova strategia adottata circa sei mesi fa, dopo una prima strategia di ostracizzazione della Repubblica Centrafricana guidata in particolare dalla Francia e dagli Stati Uniti, con la sospensione degli aiuti di bilancio e la pressione su alcune istituzioni internazionali affinché facessero lo stesso. Tale strategia, oltre a danneggiare le finanze della Repubblica Centrafricana, non ha prodotto alcun risultato diplomatico.

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