La Repubblica Centrafricana ha adottato una nuova legge a tutela dei diritti delle persone affette da Hiv. Il provvedimento è stato approvato all’unanimità da tutta l’Assemblea nazionale: era dal 2006 che le associazioni e la società civile chiedevano una revisione sostanziale delle normative in merito. Lo riportano i media centrafricani.
Tra le altre misure, la legge consente di anticipare l’età di screening dai 18 ai 12 anni, cosa che permetterà ai giovani ancora minorenni di avere una diagnosi precoce e intraprendere da subito un percorso di cura e di tutela. Altri provvedimenti previsti riguardano la censura delle pratiche discriminatorie, che saranno perseguite penalmente, iniziativa volta a affrontare le stigmatizzazioni subite dai malati di Hiv: “La maggior parte di coloro che rifiutano di assumere i farmaci, lo fanno per effetto di questo fenomeno” ha dichiarato a Rfi, Bienvenu Gazalima, coordinatore nazionale della rete delle persone affette da Hiv.
L’Unaids ha quantificato in 58.000 le persone sieropositive in Centrafrica nel 2021. Quasi tutte hanno accesso a cure antiretrovirali. Tuttavia, il numero reale sarebbe da 71.000 a 100.000, comprese le persone che non sanno di essere infette.