Solo pochi giornali hanno sottolineato un dettaglio che, a nostro parere, è importante. Quest’anno un africano ha vinto il Tour de France. Molti obietteranno che Chris Froome è un anglosassone, bianco, che possiede la cittadinanza britannica. Tutto vero. Bisogna però aggiungere che, oltre a essere suddito di Sua Maestà britannica, Froome è cittadino keniano. Una cittadinanza che gli è stata data in quanto è nato il 20 maggio 1985 a Nairobi.
La nascita in Africa non è stata un caso e la sua permanenza del continente non è stata sporadica. Froome ha vissuto i primi 15 anni della sua vita in Kenya per poi trasferirsi in Sudafrica. Ed è nel Paese di Nelson Mandela che il giovane Froome inizia a correre. Nel 2006 e nel 2007 partecipa ai Campionati del Mondo under 23 in rappresentanza del Kenya e la sua prima squadra professionistica è il Team Konica Minolta che ha sede in Sudafrica. E con un’altra squadra sudafricana, la Barloworld, debutta in Europa correndo il Tour de France nel 2008 e il Giro d’Italia nel 2009 (classificandosi rispettivamente 84° e 26°). Da quel momento è tutto un crescendo che lo porta a vincere il Tour la prima volta nel 2013 e la seconda quest’anno.
Chi lo conosce lo descrive come un ragazzo determinato, che sa quello che vuole. Ma soprattutto una persona che non si perde negli agi che i guadagni da professionista gli potrebbero garantire. Continua ad allenarsi tantissimo. Conduce uno stile di vita parco. Si sposta sempre in bicicletta, mangia pochissimo e segue orari degni di un monaco di clausura.
Un’essenzialità che, forse, ha imparato dalla gente che vive continente dove lui è nato e cresciuto.