Ciad: 20 ottobre, parlamento europeo condanna le restrizioni e la violenza

di claudia

Una risoluzione del Parlamento europeo adottata ieri condanna la limitazione del diritto fondamentale di manifestare e l’uso della violenza contro i manifestanti a favore della democrazia e della società civile in Ciad, durante le manifestazioni del 20 ottobre 2022. Nella loro risoluzione, i deputati chiedono che tutti i manifestanti detenuti dal governo ciadiano siano rilasciati e legalmente protetti. Condannano le azioni penali nei processi di massa, che non hanno rispettato gli standard internazionali di trasparenza e giustizia.

Secondo il comunicato reperibile sul sito dell’Europarlamento, il regime ciadiano non ha rispettato il suo impegno per una transizione democratica, provocando una prolungata crisi nel Paese. I deputati sottolineano la necessità di organizzare al più presto nuove elezioni presidenziali trasparenti, inclusive e credibili, al fine di facilitare una transizione politica che garantisca il rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali.

Infine, la risoluzione chiede un’indagine indipendente e imparziale da parte delle Nazioni unite e dell’Unione africana sulle violenze denunciate, compreso il ritorno dei casi di tortura nelle carceri ciadiane. I deputati chiedono che i responsabili delle violenze e degli omicidi di individui e della società civile siano perseguiti e ritenuti responsabili, ed esortano l’Ue e gli Stati membri a sollevare tali preoccupazioni direttamente con le autorità ciadiane. La delibera è stata adottata per alzata di mano.

Una commissione internazionale d’inchiesta, composta da rappresentanti delle Nazioni Unite, dell’Unione Africana, della Cen-Sad e da altri partner, sta soggiornando a N’Djamena per più di 10 giorni per indagare sugli avvenimenti del 20 ottobre scorso. Quel giorno, manifestanti dell’opposizione e della società civile hanno protestato contro la proroga della transizione politica e alcune conclusioni del dialogo nazionale. Le forze dell’ordine sono intervenute in maniera molto dura per reprimere le proteste, causando una cinquantina di morti, feriti e centinaia di arresti.  Cinque agenti delle forze dell’ordine sono stati radiati a causa dei loro comportamenti durante le manifestazioni. Anche le autorità hanno denunciato violenze da parte dei manifestanti, che sostengono invece di aver agito solo in difesa dopo essere stati attaccati.

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