Secondo le Nazione Unite più della metà degli abitanti della provincia del Lago Ciad, nell’omonimo stato dell’Africa occidentale, sono sfollati e vivono in condizioni di estrema povertà.
Dai dati riportati dall’Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari (Ocha), e che si riferiscono a marzo 2021, sarebbero 450.000 le persone costrette ad allontanarsi dalle proprie case, un numero che è triplicato in soli due anni. La situazione è peggiorata a causa dell’innalzamento delle acque del lago Ciad e dalla minaccia di Boko Haram, presente in maniera capillare nella zona.