di Céline Camoin
Deby presidente fino alla morte? Si è insediato per un nuovo mandato alla guida di un periodo di transizione Mahamat Idriss Deby, il giovane generale posizionato alla guida del Ciad alla morte del padre, il 20 aprile 2021, ufficialmente a seguito di una ferita sul fronte di battaglia. Il maresciallo Idriss Deby Itno era rimasto al potere circa 30 anni ed era stato appena rieletto per un sesto mandato consecutivo. Ora, il prolungamento della permanenza di Mahamat alla guida della transizione, con la possibilità che si possa candidare alle prossime elezioni, viene interpretato da alcuni come una successione dinastica al potere.
“Un altro Deby per quanti anni ancora?”, si interroga il giornalista Martin Higdé Ndouba in un articolo su AlwihdaInfo. “Diventare presidente attraverso le urne è solo un lontano ricordo per chi si aspetta elezioni entro due anni”, deplora il collega di N’Djamena ricordando una frase attrobuita al defunto presidente gabonese Omar Bongo Ondimba: “devi essere sciocco per organizzare le elezioni e perderle”. L’unica via per tutti i presidenti “dittato-democratici” è morire al potere. Come d’altronde è successo a Bongo, sostituito dal figlio, tuttora in carica.
Ndouba ritiene che Mahamat “Kaka” abbia ottenuto l’appoggio della vecchia cerchia del regime che vuole evitare procedimenti giudiziari per fondi illeciti e altri crimini. Sottolinea peraltro una questione di mentalità: un popolo con “una maggioranza poco istruita, ancorata a comunità identitarie, attaccato alla religione e convinto che sarà Allah a risolvere tutti i problemi”.
Ora, osserva l’analista, “dobbiamo aspettare per vedere se l’opinione pubblica internazionale e l’Unione africana userannol’arma del ricatto, e tutto fa pensare che questa nuova avventura non sarà facile. Mahamat Idriss Deby entra ora nella storia dei demagoghi”.
L’investitura di Mahamat Deby Itno alla carica di presidente della transizione (al posto di presidente del consiglio militare di transizione) è avvenuta questo lunedì 10 ottobre. Il primo ministro del governo civile di transizione Pahimi Padacké Albert si è dimesso ieri, secondo la prassi. Si attende la nomina di un nuovo governo di “unione nazionale”.
Diversi partiti e importanti movimenti della società civile, così come una delle principali ribellioni (il Fact) hanno boicotatto i lavori del dialogo nazionale. Il presidente della Commissione dell’Unione africana non si è recato all’investitura di Deby junior.