N’Djamena è sotto shock dopo che diverse esplosioni attribuite a non meglio precisati “terroristi” hanno colpito ieri la zona centrale della capitale ciadiana, causando almeno 27 morti e un centinaio di feriti, secondo il bilancio ufficiale riferito ieri sera.chad-ndjamena2
Secondo fonti locali, due presunti miliziani kamikaze scesi da un 4×4 si sono fatti esplodere davanti alla scuola di polizia mentre almeno un altro terrorista in sella a una motocicletta si è fatto esplodere nei pressi del commissariato centrale.
Allorché il governo si riuniva in urgenza e che le forze dell’ordine e i soccorsi sembravano superati dagli eventi, sono apparse le prime polemiche sul sistema di sicurezza – in un paese che dedica un’importante parte del suo budget nazionale alla Difesa – incapace di individuare e di fermare gli assalitori, in una delle zone le più sensibili della città.
Gli attentati sono infatti accaduti a poche decine di metri dal palazzo presidenziale e a un centinaio di metri dall’ambasciata di Francia, stretto alleato di N’Djamena in ambito militare.
L’attacco non è stato ancora rivendicato, ma si punta il dito contro il gruppo radicale nigeriano Boko Haram, contro il quale sono impegnate le forze dei paesi confinanti – in prima linea quelle del Ciad – a sostegno dei militari nigeriani nella lotta a questa milizia diventata una minaccia regionale, e che ha più volte superato i confini per attaccare in Niger, in Camerun e nell’area frontaliera del Lago Ciad.
Il leader di Boko Haram Abubakar Shekau ha più volte minacciato di attaccare gli interessi del Ciad in segno di rappresaglia contro l’offensiva militare, che intende proseguire con una dimensione regionale e la formazione ufficiale di un contingente di circa 8000 uomini – la Forza d’intervento multinazionale congiunta – il cui quartier generale dovrebbe essere proprio a N’Djamena.
(16/06/2015 Fonte: Atlasweb)
Ciad – Attentato a N’Djamena. Boko Haram?
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