Attraversato fin dall’antichità da numerose vie carovaniere, il Ciad è un crocevia di popolazioni (oltre 150 le lingue parlate) varie quanto i suoi paesaggi. Il Nord è dominato dal Tibesti, la catena montuosa più elevata del Sahara, e dall’Ennedi, spettacolare altopiano formato prevalentemente da arenarie: vette imponenti, archi, guglie e pinnacoli modellati dall’erosione, coni neri di origine vulcanica che affiorano dalle sabbie dorate…
In questi ambienti apparentemente inabitabili non mancano le sorprese: oasi con palmeti rigogliosi protetti dalle falesie, accampamenti di nomadi Tebu, laghi cristallini incastonati tra le dune, incisioni e pitture rupestri raffiguranti scene di caccia risalenti a quando il deserto era popolato. Uno dei luoghi più suggestivi è la Guelta d’Archei, punto d’incontro dei pastori che qui portano ad abbeverare le mandrie. Nelle pozze d’acqua che sul fondo di questo canyon sopravvivono gli ultimi esemplari di coccodrilli del Sahara: un’isolata colonia di rettili che si nutrono di piccoli pesci, che a loro volta si cibano delle alghe nutrite dagli escrementi dei dromedari.
Kanaga Adventure Tours propone una serie di invitanti itinerari in Ciad: a settembre è in programma il festival Gerewol dei nomadi Wodabee (o Bororo); a dicembre la spedizione alla Guelta di Archei e ai laghi di Ounianga; la primavera prossima si va alla scoperta delle vette e dei vulcani dell’Emi Koussi e del Trou au Natron.
Info e programmi: www.kanaga-at.com
(Marco Trovato)