Ciad, critiche a un anno dalla crisi del 22 ottobre

di claudia

Mentre il presidente ciadiano di transizione, Mahamat Idriss Deby, si trova a Parigi dove dovrebbe incontrare oggi pomeriggio il suo omologo Emmanuel Macron, esponenti della società civile hanno espresso critiche nei confronti della mediazione del presidente congolese Felix Tshisekedi, designato come facilitatore dalla Comunità dell’Africa centrale, nella crisi che ha scosso il Paese un anno fa, culminata con una manifestazione repressa nel sangue il 22 ottobre 2022.

Attraverso una petizione, gli esponenti della società civile denunciano un atteggiamento tropo accondiscendente da parte di Tshisekedi nei confronti del regime di N’Djamena. L’Mps, il partito al potere, risponde invece che il mediatore sta solo facendo il proprio lavoro, ricordando che non è stato scelto dal Ciad.

La tensione politica è tornata a salire in questi giorni, con un mandato di cattura emesso contro il leader del partito di opposizione I Trasformatori, Succes Masra, che doveva tornare dall’esilio proprio oggi. Il giovane leader, che si identifica come il volto del cambiamento in Ciad, ha finalmente deciso di non tornare in patria. I detrattori di Tshisekedi affermano che se il mediatore avesse lavorato bene, sarebbe stato consentito il ritorno di Masra in un clima di pace e senza minacce di arresto.

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