La Francia ha già iniziato il ritiro delle sue truppe di stanza in Ciad, secondo diverse fonti. Lo stato maggiore francese lo ha comunicato ieri attraverso una nota. Due dei tre aerei da caccia Mirage e un aereo da rifornimento hanno lasciato la base di Adji Kossei per recarsi in Francia.
Il ministro degli Esteri ciadiano, Abderaman Koulamallah, ha sottolineato che questo disimpegno si realizza in un quadro di rispetto reciproco e di dialogo costruttivo. Ha inoltre chiarito ancora una volta che questo ritiro, che riguarderà le forze terrestri francesi nelle prossime settimane, non mette in discussione le relazioni bilaterali in altri settori strategici.
Il 28 novembre, a poche ore dalla fine della visita del capo della diplomazia francese in Ciad, il governo di N’Djamena Ciad ja informato informa l’opinione nazionale e internazionale della sua decisione di rescindere l’accordo di cooperazione in materia di difesa firmato con la Repubblica francese e rivisto il 5 settembre 2019, volto a rafforzare la cooperazione in materia di sicurezza e difesa tra le due nazioni.
“Dopo 66 anni dalla proclamazione della Repubblica del Ciad, è tempo che il Ciad affermi la sua piena sovranità e ridefinisca i suoi partenariati strategici secondo le priorità nazionali”, aveva precisato Koulamallah.
“Questo accordo è stato firmato in un altro tempo, con altri attori di entrambe le parti e in un contesto altrettanto diverso. Mirava a rispondere alle sfide comuni di un’altra situazione nazionale, regionale e internazionale. Tuttavia, col tempo questo accordo è diventato obsoleto. Completamente obsoleto. Non corrispondeva più né alle realtà di sicurezza, geopolitiche e strategiche del nostro tempo, né alle nostre legittime aspettative riguardo alla piena espressione della nostra sovranità”, ha poi spiegato il presidente Mahamat Deby.
