Di fronte a una sala gremita, alla presenza di tutti i più alti funzionari della Repubblica, che Idriss Déby Itno, il capo dello Stato ciadiano, ha firmato il decreto che promulga la nuova Costituzione. «La Quarta Repubblica – ha detto il Presidente – è costruita su valori forti, che impongono un cambiamento. Dobbiamo ammettere che molte persone hanno costruito fortune significative attraverso l’appropriazione indebita e la corruzione. Vi assicuro che questa macchina di arricchimento illecito e immorale cesserà il suo funzionamento».
Il capo dello Stato ha confermato che le elezioni parlamentari – posticipate dal 2015 – si terranno nel novembre 2018. «Ho chiesto – ha detto Idriss Deby Itno – l’aiuto e il supporto dei nostri partner tecnici e finanziari per l’organizzazione delle future elezioni, perché sarà difficile mantenere questa importante scommessa con le nostre modeste risorse».
Da parte sua, l’opposizione denuncia «un colpo di stato costituzionale», soprattutto perché la nuova Costituzione rafforza i poteri del Presidente, con l’istituzione di un regime presidenziale pieno, senza primo ministro né vicepresidente. L’ex primo ministro Joseph Djimrangar Dadnadji accusa il capo dello Stato di essersi «sostituito al popolo». Si rammarica che la nuova Costituzione sia stata «approvata» solo dai deputati senza referendum.
