L’Unione africana (Ua), attraverso il suo Consiglio per la pace e la sicurezza, riafferma il suo appello alle autorità di transizione ciadiane a rispettare i 18 mesi per il completamento del periodo di transizione e ricorda “inequivocabilmente che nessun” membro del Consiglio militare di transizione può candidarsi alle prossime elezioni. Lo riferisce il sito Journal du Tchad, precisando che il comunicato del Consiglio si rivolge in realtà non solo al Ciad ma anche alle autorità di transizione di Mali, Burkina Faso e Guinea.
Riguardo al Ciad, secondo la medesima fonte, il Consiglio prende atto con “profonda preoccupazione” della crescente insicurezza nel Paese e sottolinea la necessità di avviare rapidamente il processo di disarmo, smobilitazione e reinserimento per garantire stabilità e pace.
L’organismo accoglie con favore la firma dell’accordo di Doha (tra il governo e la maggior parte dei gruppi politico-militari) e si congratula con il Qatar per i suoi sforzi di mediazione, che hanno portato alla firma di questo accordo che ha aperto la strada al ritorno dei ciadiani in esilio e allo svolgimento di un dialogo nazionale inclusivo. Accoglie inoltre con favore il lancio del dialogo, tuttora in corso a N’Djamena, e incoraggia tutte le parti coinvolte a porre l’interesse supremo del Paese al di sopra di tutti gli interessi individuali, a dare priorità alla pace e ad impegnarsi in un dialogo in buona fede al fine di risolvere amichevolmente questioni e controversie in sospeso.
Il Consiglio chiede una partecipazione equa e inclusiva al dialogo, che rappresenti pienamente settori della società, comprese le donne e i giovani.
Invita gli altri Stati membri ei partner per lo sviluppo a continuare a sostenere il Ciad nella transizione politica in vista di un “ritorno totale” all’ordine costituzionale; decide di convocare una riunione speciale “a tempo debito” per esaminare “nello specifico la transizione politica in Ciad”.