Undici persone sono state arrestate per taglio illegale di legname verde e crimini contro l’ambiente, nel corso di un’incursione a sorpresa della guardia forestale e faunistica ciadiana, in due siti della sottoprefettura di Mandalia, nel sud-ovest del Ciad, a qualche decina di km dalla capitale N’Djamena.
I due siti ispezionati appartengono a un generale dell’esercito e ad un ex ministro del Commercio, il cui nome non è stato rivelato.
Il generale Bokhit Ali Djar, a capo del raid, ha condannato fermamente questi atti definiti “crimini contro l’ambiente”. Ha assicurato che i colpevoli saranno severamente puniti, sottolineando che “nessuno è al di sopra della legge”.
Kemba Kya Dambil, direttore degli affari legali e dei contenziosi della Guardia forestale e della fauna selvatica, ha ricordato che, sebbene lo sgombero dei terreni privati non sia di per sé illegale, è comunque soggetto a norme severe. Coloro che desiderano disboscare i propri terreni devono ottenere l’autorizzazione preventiva delle autorità competenti e rispettare le tecniche autorizzate.
Questa operazione fa parte di una campagna più ampia per proteggere le risorse forestali del Ciad e preservare l’ambiente per le generazioni future.