Ciad: nominato il nuovo governo, squadra fedele a Deby

di claudia
Mahamat Idriss Deby

È stato nominato ieri tramite decreto il primo governo della V Repubblica del Ciad, a seguito del giuramento del presidente Mahamat Idriss Deby, eletto alla guida dallo Stato dopo aver guidato tre ani di transizione.

Allamaye Halina è il nuovo primo ministro, a capo di una squadra che conta 27 ministri e otto segretari di Stato. Fedele alleato della sfera dei Deby, padre e figlio, Halina è stato 13 anni all’interno del Protocollo della Presidenza del Ciad. In qualità di direttore generale, ha servito i Deby dal 2010. Presentato come “discreto, leale e disponibile” sul sito web della Presidenza,

Allamaye Halina è stato nominato ambasciatore del Ciad in Cina il 31 gennaio 2023. Nato il 1 gennaio 1967 a Gounou Gaya, nella provincia di Mayo-Kebbi Est, nel Ciad meridionale, Allamaye Halina è sposato e padre di sette figli. Laureato in storia-geografia e relazioni internazionali, Allamaye Halina ha iniziato la carriera diplomatica nel 1997 presso la residenza del Consiglio dei ministri e poi presso il Ministero degli Affari Esteri prima di passare alla Presidenza del Ciad.

La missione di Allamaye Halina è attuare il programma del presidente Mahamat Idriss Deby. “I 12 punti del capo dello Stato e i 100 impegni sono sacri. Per questo ci mettiamo al lavoro con più determinazione che mai”, ha dichiarato durante il passaggio di consegne.

Secondo la sociologa Ladiba Gondeu intervistata da Tv5Mondo, Allamaye Halina è “una persona che non tradirà Mahamat Idriss Deby e che non ha altra ambizione personale se non quella di essere un buon servitore dello Stato. Non è un politico, non ha un partito politico, non ha l’ambizione di diventare presidente un giorno”. Un profilo agli antipodi di quello del suo predecessore Succes Masra, arrivato secondo alle elezioni, e che ha presentato le sue dimissioni il 22 maggio.

Secondo alcuni osservatori il nuovo esecutivo rappresenta la continuità, “anche a costo di deludere i partiti della sua coalizione o quelli che si aspettavano un rinnovamento dell’esecutivo e che dovranno rimandare le loro speranze sulle elezioni legislative che potrebbero tenersi prima del fine anno”, scrive Rfi. Ventuno ministri hanno già ricoperto una funzione ministeriale, la maggior parte dei quali proveniva dalla squadra uscente. Giustizia, amministrazione del territorio, pubblica sicurezza o infrastrutture: la spina dorsale non cambia.

Tra le sei persone a fare il loro primo ingresso: il consigliere presidenziale ed ex governatore dell’Ennedi orientale, Issakha Malloua Djamous, succede a Dago Yacoub alla Difesa.

Il capo della diplomazia Mahamat Saleh Annadif non fa più parte della squadra, risultato di una sua scelta, secondo alcune indiscrezioni. Per sostituirlo, guadagna terreno un altro veterano: Abderramane Koullamalah diventa ministro degli Esteri pur rimanendo portavoce del governo. “Maestro nell’arte della negoziazione, potrebbe dare uno slancio più offensivo alla diplomazia ciadiana”, commenta Rfi.

L’Economia è collegata alla Finanza sotto la guida di Tahir Hamid Nguilin, uno dei protagonisti della campagna presidenziale del capo dello Stato e ministro uscente. I tre ministri vicini a Succes Masra, l’oppositore e primo ministro uscente, non sono stati riconfermati nella nuova squadra. 

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