Il presidente del Ciad, Idriss Déby, ha minacciato di ripristinare la Corte marziale in seguito alla recrudescenza degli scontri intercomunitari fra pastori e agricoltori nella regione orientale del Paese. Parlando martedì a N’Djamena, il capo dello Stato ciadiano ha detto che «tutte le opzioni», compresa quella di ristabilire una Corte marziale, sono prese in considerazione per «mettere fine a questa inumana crudeltà».
La Corte marziale non è più applicata in Ciad dal 1993, ed è dal 2016 che il Paese ha rinunciato alla pena di morte, a eccezione dei casi di terrorismo. Nel menzionare questa opzione, Déby riconosce implicitamente che la situazione è piuttosto seria nell’est del Paese, al punto da richiedere disposizioni durissime.
Durante la riunione tenuta martedì con il Consiglio superiore degli Affari islamici in occasione della festa dell’Aid el Fitr, Déby ha ribadito la sua volontà di perseguire i responsabili delle violenze scoppiate nell’est del Paese e che hanno provocato la morte di 50 persone. «Incriminati e complici risponderanno delle loro azioni», ha promesso il presidente, definendo «inaccettabili» le violenze e affermando che «se il disgusto e l’esasperazione sono sentimenti legittimi, vi posso assicurare che questi atti barbarici non resteranno impuniti». «L’uso della forza deve rimanere nella legge», ha aggiunto il capo dello Stato. Nel suo intervento Déby ha affrontato anche il tema della sicurezza in relazione agli attacchi terroristici nella regione del Lago Ciad, evidenziando come stiano cambiando le dinamiche degli attacchi ed esortando i suoi concittadini a «denunciare e dissuadere, con ogni responsabilità, tutti coloro che appoggiano in qualche modo i terroristi».
Sul tema del terrorismo le autorità del Ciad parteciperanno il prossimo 12 giugno a un vertice straordinario convocato dai Paesi del Lago Ciad per riflettere a nuove strategie regionali di contrasto al movimento jihadista Boko Haram. Lo ha annunciato il presidente nigeriano Muhammadu Buhari a margine della 14ª sessione della Conferenza dei capi di Stato e di governo dell’Organizzazione della cooperazione islamica (Oic), che si è tenuta dal 30 maggio al 31 maggio alla Mecca, in Arabia Saudita. Buhari ha annunciato il vertice dopo aver incontrato proprio Déby, un incontro che secondo i media locali si è concentrato su questioni inerenti alla cooperazione bilaterale e sulla sicurezza.