Il Programma alimentare mondiale delle Nazioni Unite (Wfp) afferma che gli aiuti alimentari a 1,4 milioni di persone in Ciad, compresi i rifugiati appena arrivati in fuga dalle violenze nella regione del Darfur in Sudan, termineranno a gennaio a causa della carenza di fondi.
I vincoli finanziari e l’aumento dei bisogni umanitari hanno già costretto il Wfp a sospendere l’assistenza agli sfollati interni e ai rifugiati provenienti da Nigeria, Repubblica Centrafricana e Camerun a partire da dicembre.
Da gennaio, questi tagli si estenderanno alle persone in crisi in Ciad, ha affermato martedì in una nota il Wfp.
Secondo l’Organizzazione internazionale per le migrazioni, più di 540.000 rifugiati sono passati dal Sudan al Ciad da quando, sette mesi fa, è scoppiata la guerra tra l’esercito sudanese e i paramilitari delle Rapid support forces (Rsf). Molti sono fuggiti dal Darfur occidentale, dove violenze etniche e uccisioni di massa sono esplose nuovamente questo mese nella capitale dello Stato, El-Geneina, spingendo altre migliaia di persone alla fuga.
“È sconcertante, ma negli ultimi sei mesi sono fuggiti in Ciad più darfuriani che nei 20 anni precedenti”, ha affermato Pierre Honnorat, direttore del Wfp in Ciad. Il Wfp ha affermato che sono necessari 185 milioni di dollari per sostenere la popolazione in Ciad per i prossimi sei mesi.