Ritorna lo storico appuntamento con CinemAfrica, la rassegna di film dall’Africa e sull’Africa che da dodici anni si svolge a Bologna, presso il Cinema Lumière in Piazzetta Pier Paolo Pasolini. Il Festival si terrà quest’anno dal 20 al 22 ottobre e accompagnerà tutti i presenti in un viaggio oltre i limiti geografici, culturali e mentali. L’Africa non ha confini è infatti il titolo di questa edizione volta a dimostrare che gli oceani, le frontiere, i muri non potranno mai fermare le migrazioni in nessuna parte del mondo.
A cura dell’associazione studentesca Centro Studi Donati e in collaborazione con la Cineteca di Bologna, CinemAfrica esplora il viaggio verso altri: verso un altro paese (africano), un altro continente, all’interno della stessa città o della propria vita.
Ogni film sarà introdotto da un ospite, il quale rimarrà in sala per un dibattito al termine della proiezione. Venerdì, in occasione dell’apertura della rassegna sarà presente Pietro Veronese, giornalista de La Repubblica; sabato Adil Azzab introdurrà il film di cui è regista My Name is Adil mentre Felicité sarà presentato Raffaele Masto, giornalista di Radio-popolare; l’ultimo giorno parteciperà anche Elisabetta Jankovic, scrittrice e giornalista a Radio Popolare.
L’ingresso per gli studenti dell’Università di Bologna è gratuito.
PROGRAMMA
VENERDÌ 20/10
21:00 VAYA (Sudafrica- 2016) di Akin Omotoso (DCP-115’) v.o. sub ITA
Introdurrà Pietro Veronese – Giornalista di Repubblica
Un viaggio misterioso nella città di Johannesburg attraverso le storie di tre sconosciuti che in modi diversi si trovano invischiati in una rete di corruzione, violenza e criminalità. Sono sudafricani provenienti da luoghi piccoli e remoti e le dure strade della metropoli saranno per loro un banco di prova. Le tre storie si intrecciano in un film affascinante, divertente e commovente, con un ritmo sempre incalzante e una straordinaria fotografia.
SABATO 21/10
15:30 WALLAY
(Francia, Burkina Faso – 2017) di Berni Goldblat (DCP- 84′) v.o. sub ITA
Ady è un tredicenne della banlieue francese. Suo padre, a corto di risorse, decide di affidarlo per l’estate allo zio Amadou, così Ady parte per il Burkina Faso. Capirà ben presto che non si tratta di una vacanza, bensì di un percorso di avviamento all’età adulta e alla riscoperta delle proprie origini. La scoperta di questo mondo sconosciuto metterà in discussione le sue certezze.
17:30 MY NAME IS ADIL (Marocco, Italia – 2016) di Adil Azzab, Rezene Magda, Andrea Pellizzer (DCP-75′) v.o. sub ITA
Introdurrà Adil Azzab – Regista del film
Nella campagna marocchina, in un mondo povero e pieno di soprusi, vive Adil. A 13 anni, desideroso di allontanarsi da quell’ambiente ristretto, raggiunge il padre che lavora in Italia. La scoperta di un nuovo mondo, ricco di possibilità, si accompagna alla sofferenza per quanto lasciato indietro, ma diventa occasione di rinascita. Una storia di migrazione con tutte le sue contraddizioni e le sue sfide. Un film poetico, delicato e molto suggestivo, con una splendida colonna sonora.
Precederà il film
NYERKUK
(Sudan – 2016) di Mohamed Kordofani (DVD-19’) v.o. sub ITA
Può un bambino salvarsi da un mondo di perdizione, che gli insegna solo a essere brutale e disonesto? Un cortometraggio coinvolgente e ben costruito, che mostra quanto a volte la disperazione è più forte di tutto e dà anche il coraggio di fuggire dall’oppressione per diventare migliori.
19:45 FÉLICITÉ (Francia, Belgio, Senegal – 2017) di Alais Gomis (DCP-123′) v.o. sub ITA
Introdurrà Raffaele Masto – Giornalista di Radio-popolare
Félicité è una donna fiera e autonoma che si guadagna da vivere cantando in un bar di un quartiere popolare di Kinshasa. Quando suo figlio sedicenne Samo ha un incidente, Félicité cerca disperatamente l’aiuto della comunità per trovare il denaro necessario per le cure, ma tutto si complica e lei perde la rotta. L’incontro con Tabu l’aiuterà a rialzarsi. Una donna coraggiosa, un ritratto del Congo contemporaneo, un film che racconta l’amore per la vita, nonostante tutto.
22:30 WÙLU
(Francia, Senegal, Mali – 2016) di Daouda Coulibaly (DCP-95′) v.o. sub ITA
Stanco della sua misera vita per le strade di Bamako e in attesa di una promozione che non arriva mai, Ladji, un giovane autista di autobus decide di intraprendere la carriera di trafficante di droga. Gli affari vanno bene e Ladji fa carriera nell’organizzazione criminale, ma un colpo di stato militare in Guinea mette fine al business, così decide di iniziare l’attività in proprio, ma il prezzo per farlo sembra essere molto alto…
DOMENICA 22/10
15:30 VAYA (replica)
(Sudafrica – 2016) di Akin Omotoso (DCP – 115′) v.o. sub ITA
18:00 WALLAH, JE TE JURE (Niger – 2016) di Marcello Merletto (BRAY-63′) v.o. sub ITA
Introdurrà Elisabetta Jankovic – Assistente alla produzione del film
L’Europa è una meta da raggiungere a tutti i costi. Un documentario sulle migrazioni che dall’Africa sub-sahariana portano all’Africa del Nord e poi, nei casi più fortunati, all’Europa. Per mostrare le tante sfumature di un fenomeno complesso e per scoprire, attraverso una serie di interviste a chi è già partito e si trova in viaggio, ciò che un migrante pensa davvero, quando quel viaggio non è più solo un sogno mitizzato, ma una realtà che causa sofferenza e tanto sacrificio.
Precederà il film
UN ENFANT PERDU
(Senegal – 2016) di Abdou Khadir Ndiaye (DVD-19’) v.o sub ITA
Un bambino di una famiglia benestante si perde per le strade di Dakar ed entra in contatto con un nuovo mondo. Inizia così un viaggio d’iniziazione nei quartieri più poveri della città.
20:00 THE WOUND
(Sudafrica, Germania – 2017) di John Trengove (DCP-88′) v.o. sub ITA
Siamo in Sudafrica, nell’eterno conflitto fra tradizione e modernità. Xolani si reca in montagna con gli uomini della sua comunità per avviare un gruppo di adolescenti alla virilità. Quando Kwanda, uno dei ragazzi, scopre il suo segreto più inconfessabile, l’intera esistenza di Xolani viene sconvolta… e anche quella di Kwanda.
I riti d’iniziazione e le relazioni d’amore tra persone dello stesso sesso, due tabù affrontati in modo coraggioso, con una sceneggiatura intrigante e un colpo di scena finale del tutto inaspettato.
22:30 MALI BLUES
(Mali, Germania – 2016) di Lutz Gregor (DCP-90′) v.o. sub ITA
Il Mali è considerato la culla del blues, genere arrivato in seguito in America con la tratta degli schiavi. Da sempre la musica è parte integrante dell’identità del Mali. Mali Blues è un viaggio sonoro alla scoperta della cultura musicale e politica del paese: insieme a Fatoumata Diawara, astro nascente della scena pop mondiale, si incontrano musicisti che si battono per la libertà di espressione musicale, minacciata dall’islamismo radicale.