Nella terza parte del rapporto del Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico delle Nazioni unite (Ipcc), dedicata alla mitigazione del riscaldamento globale, gli esperti affermano che per evitare un aumento di 3 gradi centigradi, che sarebbe “catastrofico per l’umanità”, è giunto il momento che Stati e aziende mantengano finalmente le promesse, ovvero ridurre le emissioni di gas serra e garantire finanziamenti verdi ai paesi più poveri. Lo si apprende da un comunicato Ipcc.
Secondo il panel di esperti sul clima ad oggi non sono ancora disponibili né gli importi né i meccanismi finanziari per sostenere l’Africa in questa sfida e, più in generale, i paesi in via di sviluppo sono lasciati indietro, impossibilitati a ricevere gli aiuti multilaterali promessi e ad attrarre investimenti verdi privati, privi di adeguate garanzie pubbliche. Eppure secondo Yamina Saheb, una delle autrici del rapporto, il potenziale per le energie rinnovabili è tale in Africa che il continente potrebbe anche fare a meno degli idrocarburi.
In particolare, afferma Saheb, la riduzione delle emissioni dell’agricoltura potrebbe anche sfruttare una maggiore e più profonda conoscenza che le comunità rurali africane hanno del loro ambiente naturale. “La sfida ambientale può essere vinta solo se i governi del continente e le istituzioni regionali africane attuano politiche che integrino tutti i settori: agricoltura, foreste, trasporti ed energia” superando le barriere dei confini statali.
Foto di apertura: AMOS GUMULIRA / AFP