Colpo di Stato in Burkina Faso, secondo in otto mesi

di Valentina Milani

Ciò che si sospettava ieri, alla fine, è stato confermato: in Burkina Faso un gruppo di soldati burkinabé ha annunciato ieri sera alla televisione pubblica (Rtb) di aver rimosso dall’incarico il tenente colonnello Paul-Henri Sandaogo Damiba, salito al potere alla fine di gennaio. Il gruppo ha affermato che il nuovo presidente è il capitano Ibrahim Traore. È il secondo golpe in 8 mesi.

Le nuove autorità hanno annunciato lo scioglimento del governo, la sospensione della Costituzione e la chiusura delle frontiere del Paese fino a nuovo ordine. È stato dichiarato il coprifuoco a livello nazionale dalle 21 alle 5 del mattino.

Tutte le attività politiche e quelle delle organizzazioni della società civile sono state sospese, ha dichiarato la stessa fonte. Le forze attive della nazione saranno convocate per adottare un nuovo statuto transitorio.

Dopo una giornata iniziata con spari nel quartiere presidenziale di Ouagadougou e proseguita con uomini e mezzi militari dispiegati nelle strade principali della città, con check-point concentrati in alcuni luoghi considerati strategici, come la rotonda delle Nazioni Unite e i dintorni dell’emittente radiotelevisiva nazionale “Rtb”, una quindicina di soldati in borghese e alcuni incappucciati hanno preso la parola in diretta alla radiotelevisione nazionale. In un comunicato letto da un capitano, l’esercito ha dichiarato che “il tenente colonnello Damiba è stato destituito da presidente del Movimento patriottico per la salvaguardia e la restaurazione” (Mpsr), l’organo di governo della giunta.

I militari hanno lamentato “il continuo deterioramento della situazione della sicurezza” nel Paese. “Abbiamo deciso di assumerci le nostre responsabilità, guidati da un unico ideale, il ripristino della sicurezza e dell’integrità del nostro territorio”, hanno dichiarato. “Il nostro ideale comune è stato tradito dal nostro leader in cui avevamo riposto tutta la nostra fiducia. Lungi dal liberare i territori occupati, le aree un tempo pacifiche sono passate sotto il controllo dei terroristi”, hanno affermato.

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