Vaste regioni desertiche al confine tra Algeria, Libia e Tunisia sono interessate da settimane da anomale precipitazioni record. Le immagini satellitari dell’agenzia Nasa ci restituiscono un cambiamento molto evidente dal colore giallo al verde in alcune parti del deserto del Sahara, nonostante la regione sia nota per essere una delle più secche della Terra.
Secondo un rapporto pubblicato sul sito di notizie americano My Modern Met ripreso dal sito di notizie libico Alsaa24, fenomeni meteorologici insoliti hanno portato alla crescita di vegetazione nei paesaggi aridi. Il rapporto cita uno studio condotto da Peter de Menocal, direttore dell’Istituto americano di oceanografia Woods Hole, nel 2012, secondo cui “il deserto del Sahara era coperto di vegetazione e laghi circa 6.000 anni fa, il che significa che qualsiasi abbondante precipitazione genererebbe rapidamente vegetazione latente e trasformerebbe le aree aride in paesaggi fertili”.
Il MODIS (spettroradiometro per immagini a risoluzione moderata) sul satellite Terra della NASA ha catturato due immagini in falsi colori (a destra) del deflusso e delle acque alluvionali datate il 10 settembre 2024. L’immagine a sinistra mostra la stessa area scattata 14 agosto, prima della tempesta. Con questa combinazione di luce visibile e infrarossa (bande MODIS 7-2-1), le aree coperte dall’acqua appaiono scure e azzurre. La tonalità del blu è influenzata dalla profondità dell’acqua e dalla quantità di sedimenti sospesi. La vegetazione appare verde.
Se la maggioranza della pioggia è caduta in aree scarsamente popolate, le notizie degli ultimi giorni hanno indicato invece che diversi villaggi in Marocco hanno dovuto affrontare inondazioni improvvise e distruttive che hanno causato il danneggiamento delle strade e interruzioni delle forniture di elettricità e acqua.
(Immagine dell’Osservatorio della Terra della NASA di Michala Garrison, utilizzando i dati MODIS della NASA)