Jean-Marie Michel Mokoko, ex candidato presidenziale del 2016, è stato condannato dalla Corte d’Appello di Brazzaville a 20 anni di carcere. L’imputazione: aver interferito con la sicurezza interna e il possesso illegale di armi e munizioni. Stessa sorte è stata riservata ai suoi sette co-imputati.
Durante le udienze l’ex candidato ha parlato pochissime volte. E, anche al momento della lettura del verdetto, Jean-Marie Michel Mokoko nonsi è espresso e ha solo guardato il presidente della corte negli occhi, impassibile. L’ex capo di stato maggiore, 71 anni, ha poi lasciato rapidamente l’aula per essere riportato in cella. Poche reazioni nell’aula. Va detto che l’accesso era strettamente controllato.
I sette co-accusati del generale, sei francesi e un congolese che sono stati accusati di essere mercenari, sono stati alla stessa pena, ma in contumacia perché non erano presenti all’udienza. Tutti sono stati dichiarati colpevoli di aver tentato congiuntamente nel 2006, 2007, 2015 e 2016 di aver minato la sicurezza interna dello Stato «con l’obiettivo di distruggere o cambiare il governo, o incitando i cittadini a armarsi contro lo Stato congolese».