I politici africani hanno espresso nel fine-settimana la loro solidarietà alla lotta del popolo saharawi per l’autodeterminazione e l’indipendenza, ribadendo il loro sostegno “incondizionato” alla causa saharawi. Intervistato dalla stampa a margine del 16° Congresso del Fronte Polisario che, iniziato lo scorso venerdì, si svolgerà fino a domani nella wilaya di Dakhla, nei campi profughi sahrawi, il segretario generale del Partito Comunista Sudafricano, Solly Mapaila, ha espresso la solidarietà incondizionata dei rappresentanti dei movimenti comunisti alla lotta del popolo saharawi per la libertà e l’indipendenza. “Il popolo saharawi ha scelto la lotta armata per difendere i suoi legittimi diritti”, ha detto, sottolineando che il suo partito esprime sostegno incondizionato a qualsiasi azione scelta dai sahrawi per difendere i loro diritti.
Ha inoltre invitato la Spagna, nella sua qualità di potenza amministratrice nel Sahara occidentale, ad “applicare il principio del diritto al recupero dell’indipendenza in questo territorio non autonomo”, ricordando che la ripresa della lotta armata e delle operazioni militari da parte del Fronte Polisario è dovuta alla violazione da parte del Marocco dell’accordo di cessate il fuoco in vigore dal 1991. In questo contesto, Solly Mapaila ha invitato l’Unione africana (Ua) a “fare pressione sul Marocco che, in quanto membro di questa organizzazione panafricana, non ha il diritto di minare la sovranità di un altro Stato membro”.
Ha infine esortato le Nazioni Unite ad attuare le risoluzioni sul piano referendario nel Sahara occidentale e ha invitato i Paesi dell’Africa, dell’America Latina e del Medio Oriente a denunciare l’occupazione da parte del Marocco di questo territorio non autonomo che rimane l’ultima colonia in Africa.
Da parte sua, l’ambasciatore della Namibia nella Repubblica sahrawi, Panduleni-Kaino Shigenge, ha indicato che il sostegno del suo Paese alla causa sahrawi “non ha bisogno di scuse o pretesti”. “È un giusto sostegno a una giusta causa per ottenere la libertà e l’indipendenza e per garantire al popolo sahrawi il diritto all’autodeterminazione”, ha detto, lodando gli sforzi dell’Algeria in solidarietà con il popolo sahrawi.
“Siamo orgogliosi di ciò che l’Algeria sta facendo a favore della causa saharawi, in particolare per quanto riguarda la protezione dei saharawi consentendo loro di condurre una vita dignitosa nei campi profughi e proteggendoli dalla repressione del regime marocchino”, ha affermato Shigenge. che è anche l’ambasciatore della Namibia in Algeria.
Anche diverse personalità e associazioni dell’America Latina e dell’Europa hanno espresso a Dakhla solidarietà e sostegno al popolo sahrawi. “In America Latina, la Repubblica Araba Saharawi e il Fronte Polisario godono del sostegno dei governi progressisti e dei popoli di questa regione”, ha indicato il presidente dell’Associazione di amicizia con la Repubblica Araba Saharawi Democratica (Rasd) e presidente del movimento socialista cileno “Allendista”, Esteban Silva Cuadra, in una dichiarazione ai media a margine del Congresso. Secondo il politico, l’America Latina è rappresentata da una forte delegazione a questo congresso. “I leader di Cile, Venezuela, Nicaragua, Porto Rico, Cuba, Panama e altri Paesi dell’America Latina sono venuti qui per esprimere la solidarietà dei popoli dell’America Latina e dei Caraibi con la lotta del popolo saharawi”, ha detto.
Da parte sua, il presidente dell’Associazione di amicizia con il popolo sahrawi di Siviglia, in Spagna, Fernando Peraita, ha sottolineato la necessità di dare visibilità alla causa sahrawi. “Cerchiamo di mantenere viva la causa saharawi in Spagna in modo che gli spagnoli sappiano che c’è un popolo che lotta per la sua libertà”, ha detto, denunciando anche il cambio di posizione del governo spagnolo sul conflitto nel Sahara occidentale, definendolo una “decisione vergognosa”. “Questo convegno è fondamentale per denunciare quanto sta accadendo nel Sahara occidentale e far luce sulle sofferenze del popolo sahrawi”, ha affermato.
Anche il segretario generale del Fronte di Liberazione Nazionale (Fln) algerino, Abou el-Fadl Baaji, ha denunciato la posizione della Spagna sulla questione saharawi, sottolineando che la neutralità è inaccettabile per quanto riguarda la questione saharawi e che la libertà dell’Africa non sarà completa senza la libertà del popolo sahrawi.
Ha infine ribadito che la posizione dell’Algeria e dell’Fln è ferma e non cambierà nei confronti della giusta lotta del popolo sahrawi, denunciando l’inerzia internazionale di fronte all’intransigenza marocchina.