Contro i blackout, giovani sudafricani realizzano un treno a energia solare

di claudia
treno energia solare

La mancanza di corrente elettrica in Sudafrica ha stimolato l’ingegno di una ventina di adolescenti sudafricani che, per aiutare i loro genitori pendolari, costretti giornalmente a viaggi difficili per mancanza di elettricità generata da interruzioni o furti di cavi, hanno trovato una soluzione dai risvolti green davvero sorprendente: hanno inventato il primo treno del Paese completamente ad energia solare.

Gli studenti di una cittadina sudafricana hanno unito le forze per trovare una soluzione che semplificasse la vita dei loro genitori, in lotta giornaliera per usare i treni come pendolari. Lo riporta africanews, che sottolinea un problema di elettricità ancora irrisolto in Sudafrica. Nel Paese infatti, spesso le ferrovie non offrono un servizio efficiente a causa di ricorrenti interruzioni di corrente e furti di cavi. Una soluzione alternativa, quale l’automobile per esempio, non è contemplabile da tutti, i treni sono infatti il mezzo di trasporto più economico in del Paese, per questo utilizzato principalmente dai più poveri.

La compagnia elettrica statale Eskom, riporta Africanews, ha iniziato a imporre il razionamento dell’energia elettrica e ormai una quindicina di anni fa per prevenire danni più ingenti, come un blackout nazionale totale. Le interruzioni di corrente sono peggiorate negli ultimi anni con ripercussioni notevoli su vari settori, dal commercio all’industria, compresi i servizi ferroviari.

La soluzione dei giovani di Soshanguve, a nord della capitale Pretoria, consiste in un treno realizzato con pannelli fotovoltaici montati sul tetto. Per realizzarlo non sono mancate le difficoltà. Dai fondi non sufficienti alle tempistiche per realizzare il prototipo, fino all’intervento del governo per realizzare il primo modello. Nonostante tutto dopo due anni il treno oggi è una realtà e può viaggiare a trenta kilometri all’ora, ma può funzionare solo per dieci viaggi di andata e ritorno.

Si tratta di un primo prototipo, ma ha già un grande potenziale che verrà esaminato per ulteriori ricerche che il governo prenderà in considerazione. Non mancano i comfort, come la dotazione di una Tv all’interno per intrattenere i passeggeri. “Quello che abbiamo capito è che se diamo agli studenti delle township spazio, risorse e un po’ di supporto, possono fare tutto ciò che qualsiasi studente può fare in tutto il mondo”, ha affermato Kgomotso Maimane, l’insegnante supervisore del progetto.

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