Una coppia di anziani signori francesi si è trovata inconsapevolmente nelle mani un tesoro ma, credendolo una delle tante cianfrusaglie sparse in soffitta di cui disfarsi, lo ha venduto a un rigattiere per soli 150 euro. L’oggetto in questione è una maschera risalente al diciannovesimo secolo, che apparteneva al popolo Fang del Gabon. Al mondo ne restano solo una dozzina di esemplari. Tempo dopo la scioccante scoperta: l’oggetto è stato battuto all’asta per oltre 4 milioni di euro.
Uno smacco che i due ottantenni francesi non hanno potuto accettare, chiedendo al tribunale di Alès l’annullamento della vendita, sostenendo di essere stati raggirati. Richiesta che non è stata accettata dal giudice, che non ritiene ci sia stato alcun tentativo di truffa, essendo il rigattiere ignaro del valore.
“Il diritto è stato applicato in maniera giusta – ha spiegato Patriciat Pijot, l’avvocato del rigattiere – Le persone più al corrente del valore della maschera dovevano essere i venditori, perché avevano a casa loro questo oggetto da molto tempo”. In altre parole avrebbero dovuto essere più attenti e richiedere un’accurata valutazione del valore storico artistico dell’oggetto.
La questione ha fatto talmente scalpore che se ne è occupato in prima persone anche il presidente francese Emmanuel Macron, il quale si è schierato a favore del Gabon affinché abbia indietro un manufatto che – come ha sottolineato il presidente francese – di fatto appartiene al popolo gabonese.
Ma, essere respinta di recente è stata anche la richiesta del Gabon di annullare la vendita e far tornare in patria la maschera di legno di fuma, decorata con una barba in rafia. La questione non è però chiusa, sembra infatti che la coppia di anziani signori si senta ancora vittima di un raggiro e abbia intenzione di fare ricorso.
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