Il Corno d’Africa di nuovo investito da una forte carestia. Secondo quanto riporta l’agenzia Ansa, che rilancia una nota dell’ufficio degli Affari umanitari delle Nazioni Unite, in Etiopia, Sudan del Sud e Somalia oltre due milioni di persone sono ridotte alla fame per le forti piogge che nell’ultimo mese hanno causato gravi inondazioni.
Dopo mesi di aridità devastatrice che ha lasciato milioni di persone senza mezzi di sussistenza e bisognose di aiuto umanitario queste popolazioni si confrontano ora con piogge torrenziali. Terreni agricoli, infrastrutture, e strade sono state danneggiate.
In Sudan del Sud le inondazioni stagionali sono arrivate già a luglio e hanno coinvolto più di 900 mila persone. Le agenzie umanitarie stimano inoltre che il tempo delle piogge duri altre quattro o sei settimane mettendo a rischio, dunque, molte più persone, con danni considerevoli alle colture, ai terreni coltivabili e al bestiame. Di fronte alle precipitazioni eccezionali in questi tre paesi, l’Onu sta intensificando l’aiuto alle popolazioni.