Costa d’Avorio, base militare francese torna alle forze armate nazionali

di claudia
militari francesi in africa

Il presidente ivoriano Alassane Ouattara, nel tradizionale discorso del 31 dicembre, ha annunciato che la base militare di Port-Bouet, occupata dal 43° Battaglione di Fanteria della Marina (Bima) francese, sarà consegnata alle forze armate della Costa d’Avorio a partire da gennaio 2025 e sarà ribattezzata “Camp Général de Corps Ouattara Thomas d’Aquin”, nome del primo capo di stato maggiore del Paese.

Non si tratta però, come in altri casi recenti avvenuti nelle ex colonie francesi, di una rottura o di una “cacciata” dei militari di Parigi, bensì della fine di un percorso. Ouattara ha affermato che la modernizzazione dell’esercito era ormai effettiva e che si entrava in una nuova tappa della vita delle forze armate. Il presidente manda tuttavia un segnale, alla luce delle numerose critiche e accuse di connivenza con la Francia, di cui è stato oggetto da parte delle giunte che hanno deciso di rompere i contratti militari con Parigi (in particolare Niger, Mali e Burkina Faso).

Abidjan resta un alleato di primo piano della Francia che, suo malgrado, è stata costretta ad annunciare nei mesi scorsi una riconfigurazione della sua presenza militare in Africa occidentale e centrale.

Secondo alcune fonti, Parigi potrebbe mantenere un centinaio di militari in Costa d’Avorio con mansioni di formazione. La base di Port-Bouet ospita al momento circa un migliaio di elementi francesi. La Francia occupa anche una base in aeroporto internazionale e un distaccamento a Port-Bouet. Non è chiaro se rimarranno invariati.

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