La Costa d’Avorio chiede ufficialmente alle autorità del Mali il rilascio “immediato” dei suoi soldati, “ingiustamente arrestati” a Bamako alloro arrivo all’aeroporto, domenica scorsa. Lo ha fatto ieri a conclusione di un consiglio di sicurezza nazionale svoltosi presso la Presidenza e presieduto dal capo dello stato, Alassane Dramane Ouattara.
Il testo del comunicato, pubblicato sulla pagina Facebook ufficiale della presidenza della Repubblica della Costa d’Avorio e riportato dall’Agenzia ivoriana di stampa Aip, afferma che i 49 soldati sono “regolarmente registrati nella forza lavoro dell’esercito ivoriano, e si sono recati in in Mali come parte degli Elementi nazionali di sostegno (Nse). Ciò, contrariamente alle “accuse” del governo di transizione maliano che, in un comunicato stampa di lunedì, ha presentato questi soldati ivoriani come “mercenari” che hanno nascosto la loro professione militare al loro arrivo all’aeroporto di Bamako dove sono stati arrestati.
“La presenza di questi Nse nei meccanismi di supporto dei Paesi che contribuiscono con le truppe nell’ambito delle missioni di mantenimento della pace è ben nota alle autorità maliane”, afferma la dichiarazione ivoriana.
In base a un accordo firmato tra Costa d’Avorio e Nazioni Unite nel luglio 2019 e in base a un contratto di sicurezza e supporto logistico firmato con la società Sahel Aviation Service (Sas), i soldati ivoriani sono presenti all’aeroporto di Bamako, sottolinea ancora il Consiglio.
“Da quella data, sette contingenti si sono periodicamente avvicendati su questo sito, senza alcuna difficoltà. Al loro arrivo in Mali, nell’ambito dell’8° rotazione, domenica 10 luglio 2022, copia dell’ordine di missione del contingente è stata inviata alle autorità aeroportuali maliane, ad attestare la regolarità della missione. Ne hanno ricevuto copia il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale nonché il Capo di Stato Maggiore degli eserciti maliani”, chiarisce, inoltre, il comunicato rilevando che nessun membro di tale contingente era in possesso di armi e munizioni da guerra.
Da parte loro, lunedì sera le autorità maliane hanno annunciato procedimenti legali contro questi soldati ivoriani, nonostante i dettagli del portavoce della Missione delle Nazioni Unite in Mali (Minusma) che lo stesso giorno aveva confermato che questi soldati sono effettivamente elementi di supporto nazionale.
Le autorità ivoriane invitano le popolazioni alla calma e alla moderazione, assicurando che “tutti gli accordi sono in corso per ottenere il rapido rilascio dei nostri valorosi e valorosi soldati”.