Giornata chiave per Laurent Gbagbo, ex presidente della Costa d’Avorio. I giudici della Corte penale internazionale (Cpi) decideranno se proscioglierlo dalle accuse di crimini contro l’umanità durante le violenze post elettorali scoppiate nel Paese africano fra il 2010 e il 2011 (accuse in base alle quali il politico è in carcere da sette anni).
Il processo all’Aja è ripreso a metà novembre, quando i legali di Gbagbo hanno tentato di smontare una ad una le accuse a carico del loro cliente, sostenendo – su un tono giudicato dai media spesso ironico – che diverse prove non sono fruibili in quanto non verificate, e che più testimoni citati dall’accusa non hanno assistito alle violenze di cui Gbagbo è accusato.
Dopo aver sentito l’accusa, spetta ora alla Corte emettere la sentenza. Il processo coinvolge anche l’ex ministro della Gioventù, Charles Ble Goude