L’uomo del giorno è senz’altro l’attaccante franco-ivoriano Sebastien Haller, autore del gol contro la Repubblica Democratica del Congo, che manca gli Elefanti in finale della Coppa d’Africa al termine di un caotico percorso per la nazionale. Dietro questa vittoria c’è anche quella della battaglia contro il cancro iniziata solo un anno e mezzo fa. Dopo due interventi chirurgici e sette mesi di chemioterapia, il calciatore 29enne, padre di tre figli, celebra oggi un traguardo che resterà nella storia, proprio sulla terra d’origine di sua madre, la Costa d’Avorio, Paese ospite di questa edizione della Can.
Dopo aver scoperto il suo malore poco dopo il suo arrivo in Germania, il numero 9 del Borussia Dortmund non ha avuto altra scelta se non quella di rituffarsi immediatamente negli allenamenti quotidiani, obbligato a mantenere una certa forma fisica. Un approccio essenziale, secondo il portavoce della Lega contro il cancro Emmanuel Ricard, in una lotta del genere. “Il suo corpo è la sua prima medicina. Il muscolo stimolerà il sistema immunitario a combattere le cellule tumorali, quindi è essenziale mantenere una buona attività fisica durante il trattamento”, riferisce, in u documentario su Canal+ di cui parla Le Figaro.
Il cancro testicolare, quello di sui è stato afflitto Haller, è un tumore che colpisce nell’80% dei casi i giovani, con un’età media di 35 anni. È un cancro dalla prognosi lunga ma dal quale esce indenne il 95% delle persone, cifra che sale addirittura al 98% tra i più giovani.
Sébastien svolge oggi un ruolo di ambasciatore per la Lega contro il cancro. La nazionale di calcio ivoriana si prepara ora alla finale contro la Nigeria, che si giocherà domenica.