Il partito del presidente Alassane Dramane Ouattara, l’Rhdp, ha vinto le elezioni parlamentari del 6 marzo scorso con l’elezione di 137 deputati all’Assemblea nazionale ivoriana, pari al 54% dei seggi. Il risultato è soddisfacente per la maggioranza ma è inferiore alle aspettative del Rassemblement des houphouëtistes pour la démocratie et la paix, che attribuisce in parte la flessione ad alcuni deputati indipendenti che sono in realtà legati al partito.
Sul fronte dell’opposizione, l’alleanza dei due schieramenti politici dei filo Bédié e dei filo Gbagbo ha ottenuto l’elezione di 81 deputati, il 32% del totale dei deputati. Tra gli esponenti del Pdci di Henri Konan Bedié – primo partito d’opposizione – sono stati eletti Maurice Kakou Guikahue, Jean Louis Billon e Jacques Ehouo, mentre tra i sostenitori dell’ex presidente in esilio Laurent Gbagbo, di ritorno in parlamento dopo 10 anni di assenza, si può citare l’elezione di Georges Armand Ouegnin, Michel Gbagbo o Hubert Oulaye.
L’opposizione si afferma nei grandi comuni della capitale economica Abidjan: Cocody, Yopougon, Port-Bouët e Marcory, ma sul totale dei 13 comuni è l’Rhdp ad avere la meglio. Trionfa il partito di Ouattara anche nelle sue roccaforti del nord e nella città di Bouaké. Patrick Achi, appena nominato primo ministro ad interim, e Hamed Bakayoko, il primo ministro ricoverato in Germania in uno stato di salute che sarebbe preoccupante, sono entrambi eletti deputati nelle fila del Rhdp.
L’Udpci, L’Fpi di Pascal Affi N’Guessan e alleati hanno ottenuto 10 seggi. I deputati indipendenti eletti sono 26. Sono in totale 32 le donne vincitrici, pari al 12,6%.
Per quanto riguarda il tasso di partecipazione, è stato solo del 37,88%, poco più alto delle elezioni del 2016.
Queste elezioni parlamentari erano considerato un momento importante e delicato dopo la crisi delle scorse presidenziali, svoltesi a fine ottobre e che hanno visto Ouattara rieletto per un terzo mandato fortemente contestato, in un clima di tensione e di violenze con un bilancio di diversi morti. L’opposizione intendeva prendersi la rivincita, cosa che non è riuscita a fare.
Ci sono ora cinque giorni per presentare ricorso contro i risultati provvisori.