L’ufficio politico del Partito democratico della Costa d’Avorio (Pdci) ha proposto al suo presidente uscente, Henri Konan Bedie, di essere l’unico candidato alla propria successione, in occasione del 13° congresso della formazione politica Pdci-Rda. Secondo l’agenzia di stampa ufficiale ivoriana Aip, i membri dell’ufficio politico e del comitato dei saggi hanno chiesto al presidente di accettare di essere candidato al 13° congresso del Pdci-Rda. La scelta della continuità è giustificata dall’con l’ambiente politico del Paese, dalla resilienza di Bedie durante la dalla crisi post-elettorale del 2020, e dal suo impegno per la riconciliazione nazionale, la pace e la coesione sociale.
Henri Konan Bedie, che è stato presidente della Costa d’Avorio dal1993 al 1999, ha 88 anni e guida il partito dal 1993, dalla morte del suo fondatore, l’ex presidente Felix-Houphouet Boigny. La scelta dell’anziano leader conferma la tendenza della classe politica ivoriana a non passare il testimone alle nuove generazioni. La scelta di questo candidato “unico” posizionerebbe peraltro Bedie come candidato alle elezioni presidenziali del 2025, quando avrà ormai raggiunto l’età di 91 anni. Bedie è stato il candidato del proprio partito alle elezioni del 2020.
La decisione non è accolta all’unanimità dalla base del partito, in particolare dai giovani. “Il fatto che sia candidato al congresso non pone problemi. Quello che è problematico, è annunciare che sarà lui l’unico candidato, quando sappiamo che il nostro partito si chiama Partito Democratico della Costa d’Avorio”, ha commentato, Germain Kassi, vice coordinatore generale della “Marea verde”, organizzazione giovanile vicina al Pdci-Rda, sentito da Rfi. “Con questo annuncio, stiamo più o meno uccidendo la democrazia internamente. Non diamo la possibilità ad altri dirigenti che magari hanno ambizioni, che magari hanno l’inclinazione a candidarsi, di presentarsi. E questo non dà una buona immagine al partito, soprattutto perché ogni giorno ci mettiamo a criticare il terzo mandato (del presidente Alassane Ouattara, Ndr) e la mancanza di democrazia all’interno del Rhdp (il movimento di Ouattara, Ndr).
“Pertanto se morisse Bedie, morirebbe il Pdci. È un po’ questo il senso di questa situazione. A parte lui, non esiste nessuno in grado di dirigere il partito?” si domanda un internauta su Twitter.
Il Pdci è uno dei più longevi partiti politici africani. Ha spento quest’anno 75 candeline. È il secondo partito all’Assemblea nazionale ivoriana.