L’ex leader ribelle ed ex primo ministro ivoriano Guillaume Soro ha invitato – dall’estero dove risiede dopo la condanna in Costa d’Avorio a 20 di carcere – l’esercito ad agire contro il regime per sostenere il “Consiglio nazionale di transizione” proclamato dall’opposizione, che non riconosce la rielezione di Alassane Ouattara. Il messaggio è arrivato attraverso i social media. Dal canto suo il presidente, già da ieri, ha ordinato alla polizia di circondare le abitazioni dei principali oppositori bloccandoli in casa.
In esilio in Francia, Soro “controlla” circa 8.000 ex ribelli che si sono arruolati nell’esercito. Difficile oggi misurare la reale influenza sull’esercito dell’ex ribelle. Soro ha comunque invitato soldati, sottufficiali e ufficiali ad agire «per porre fine allo spettro della guerra civile».
Ex alleato del presidente Ouattara, diventato il suo avversario, Soro, la cui candidatura presidenziale era stata invalidata, ha anche invitato «gli organi costituiti a disobbedire agli ordini illegali del regime e a mobilitare il “Consiglio nazionale di transizione” (di cui si è detto membro, nrd) e la popolazione ad alzarsi e continuare la disobbedienza civile», alla quale peraltro l’opposizione ivoriana aveva invitato i cittadini già prima delle elezioni.