Il presidente della Costa d’Avorio, Alassane Ouattara – candidato a un secondo mandato nelle elezioni del 25 ottobre – ha annunciato che, se sarà confermato alla guida del paese, promuoverà una riforma della Costituzione.
In particolare, Ouattara ha rivelato la sua intenzione di modificare la controversa clausola dell’ iviorianità (ivoirité). Questa prescrive che un candidato alla presidenza debba essere – oltre che nato in Costa d’Avorio – figlio di due genitori a loro volta nati nel paese, che fin dall’indipendenza ha attirato per ragioni economiche un gran numero di migranti dagli stati vicini. Molti ivoriani del nord, in particolare, hanno famiglie almeno in parte originarie di Burkina Faso e Mali.
La clausola dell’ivorianità – un concetto introdotto nel dibattito politico degli anni Novanta dall’ex presidente Henri-Konan Bedié, allora rivale di Ouattara e oggi suo alleato – è quella che ha impedito a lungo all’attuale capo di stato di partecipare alle elezioni, dopo essere stata approvata attraverso un referendum nel 2000. Una parte della famiglia del presidente uscente era infatti considerata di origine straniera.
Pur definendo “obsoleta” la costituzione attuale, in particolare sulle questioni della commissione elettorale e dei poteri della Corte suprema, Ouatara ha parò assicurato che non includerà nella sua riforma la questione del limite dei mandati presidenziali, attualmente fissato a due.
(20/10/2015 Fonte: Misna)
Costa d’Avorio – Ouattara: se vinco, cambio la Costituzione
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