È il terzo incontro di alto livello in cinque mesi tra la Costa d’Avorio e l’Italia quello in corso oggi presso la sede della Confindustria. Lo ha ricordato il primo ministro ivoriano Patrick Achi, intervenendo davanti a una platea di imprenditori italiani, ivoriani ed esponenti governativi ivoriani che lo accompagnano. L’intento, ha proseguito Achi, è quello di dare un nuovo respiro a un partenariato economico che deve andare sempre più in alto.
Il primo ministro ha ricordato numeri esemplari di una crescita macroeconomica che non si è mai fermata: un tasso medio di crescita dell’8 percento tra il 2012 e il 2019, un mantenimento al 2 percento nonostante la pandemi di covid-19. E un primato in Africa occidentale per quanto riguarda la crescita economia.
Achi ha insistito sull’importanza fondamentale del settore privato come motore dell’economia, dando ampio spazio alle possibilità di fare impresa, con il sostegno del governo. Ha ricordato una serie di riforme significative (ben 85) attuate negli ultimi 10 anni per trainare il Paese verso lo sviluppo economico, in un clima di pace.
Tra i settori con vasto potenziale di sviluppo e ampi bisogni, Achi ha citato, tra l’altro, la trasformazione agro-industriale, sottolineando il bisogno di mezzi e di know-how.