“Esiste una Commissione elettorale indipendente (Cei). Sarà questa commissione a decidere sulle intenzioni di candidatura di Laurent Gbagbo”: questa la prima reazione ufficiale del governo ivoriano sulla designazione, da parte di un comitato del partito di opposizione Partito popolare africano-Costa d’Avorio (Ppa-Ci), dell’ex presidente Laurent Gbagbo come suo candidato per le elezioni presidenziali del 2025. Lo ha dichiarato ieri il ministro della Comunicazione ivoriano, Amadou Coulibaly, rispondendo a una domanda di un giornalista dopo la consueta riunione del Consiglio dei ministri.
L’ex capo di Stato, sebbene graziato nell’agosto 2022 dal presidente della Repubblica, Alassane Ouattara, resta di fatto escluso dalle liste elettorali. È stato condannato a 20 anni di carcere dai tribunali ivoriani per quello che viene chiamato la “rapina” alla Banca Centrale degli Stati dell’Africa Occidentale (Bceao) nel 2011. Sotto sanzioni, Gbagbo aveva prelevato per pagare stipendi ai funzionari.
Il comitato centrale del Ppa-Ci ha deciso, in seguito ad una riunione tenutasi di recente, che Laurent Gbagbo sarà il suo candidato alle elezioni presidenziali dell’ottobre 2025. Questa scelta del partito dovrà ancora essere formalizzata nel corso di un convegno o di un congresso la cui data non è ancora stata fissata.