Da venerdì 9 dicembre a domenica 11 a Verona ci sarà una tre giorni dedicati all’iniziativa promossa dalla famiglia comboniana, “Costruire il futuro con migranti e rifugiati”. Laboratori, dibattiti, proiezione di un film, momenti di riflessione e preghiera caratterizzeranno queste giornate che si concluderanno con la celebrazione eucaristica nella chiesa di San Giacomo animata dalle comunità nigeriana e ghanese della città. L’evento sarà presentato durante una conferenza stampa mercoledì 7 dicembre alle ore 11.30 presso la sala Africa Casa Madre Missionari Comboniani Vicolo Pozzo 1 Verona.
Il Cantiere Casa Comune, iniziativa promossa dalla famiglia comboniana (missionari comboniani, suore missionarie comboniane, secolari comboniane e laici e laiche comboniani) invita a una conferenza stampa prevista per il giorno mercoledì 7 dicembre alle ore 11.30 presso la sala Africa Casa Madre Missionari Comboniani Vicolo Pozzo 1 Verona
Nella mattinata verrà presentata l’iniziativa Costruire il futuro con migranti e rifugiati. Una tre giorni che avrà luogo a Verona il 9, 10 e 11 dicembre. L’evento segna la fine del percorso fatto negli ultimi tre anni dal Cantiere Casa Comune e apre lo spazio al prossimo tema che verrà discusso nei prossimi anni (ECOLOGIA INTEGRALE).
Venerdì 9 e sabato 10 dicembre i partecipanti all’incontro (una settantina di persone legate alla famiglia comboniana e provenienti da varie parti d’Italia) saranno impegnati in laboratori di approfondimento a partire da tre temi legati alle migrazioni: accoglienza e respingimenti, cittadinanza e caporalato.
I laboratori saranno guidati, per le varie tematiche, da tre esperti a livello nazionale: per l’accoglienza e i respingimenti Gianfranco Schiavone (presidente del Consorzio Italiano di Solidarietà, ex-vicepresidente dell’Associazione per gli Studi Giuridici sull’Immigrazione, ASGI); per la cittadinanza SiMohamed Kaabour (insegnante, consigliere comunale a Genova e presidente del CoNNGI, Coordinamento Nazionale Nuove Generazioni Italiane); per il caporalato, Francesco Strippoli, ricercatore della associazione NOCAP. All’interno dell’evento di formazione sono poi previsti momenti pubblici aperti a tutta la cittadinanza.
Sabato 10 dicembre, Giornata mondiale per i diritti umani, in piazza Isolo (in caso di maltempo nella sala africa dei missionari comboniani) a partire dalle ore 13.30 un momento di riflessione, preghiera interreligiosa e digiuno in solidarietà con le persone migranti.
L’iniziativa, che si colloca all’interno di quelle promosse dalla Rete 10 Dicembre per i Diritti Umani, prevede una performance del gruppo Teatro popolare e un momento di preghiera affidato alle differenti denominazioni religiose presenti in città; e si svolge in collaborazione con Centro Missionario Diocesano, Commissione Migrantes Diocesi di Verona, Segretariato Attività Ecumeniche di Verona, Monastero del bene comune, Consiglio delle Chiese Cristiane di Verona, Comunità Islamica di Verona.
Sempre sabato 10 alle ore 21.00 presso il Teatro Cinema Santa Teresa di Borgo Roma avrà luogo la proiezione del film La notte è un posto sicuro a cui seguirà dibattito. Alla proiezione saranno presenti il regista Giuseppe Papasso e il protagonista della pellicola Amin Nour.
Infine domenica 11, a partire dalle ore 9, sempre presso la sala del Teatro Cinema Santa Teresa, si terrà un dibattito pubblico sul tema “Costruire il futuro con migranti e rifugiati”, che vedrà la presenza del Vescovo di Verona, Monsignor Domenico Pompili, dell’europarlamentare Pietro Bartolo, di padre Alex Zanotelli, della vice Presidente del consiglio comunale di Verona Veronica Atitsogbe e di Gianfranco Schiavone, presidente del Consorzio Italiano di Solidarietà.
I tre giorni si concluderanno alle ore 12.00 con una celebrazione eucaristica nella chiesa di San Giacomo animata dalle comunità Nigeriana e Ghanese e presieduta dal Vescovo Monsignor Pompili. Tutti gli eventi programmati si svolgono con il patrocinio del Comune di Verona
La realizzazione della “casa comune” è l’obiettivo principale per una conversione ecologica, sociale, culturale ed economica, secondo i principi espressi nell’ Enciclica “Laudato Si” e nell’Esortazione apostolica “Querida Amazonia” di Papa Francesco. Si tratta di promuovere un nuovo patto sociale che prevede l’inclusione degli impoveriti (veri soggetti del cambiamento), la salvaguardia della terra e dei beni comuni, (destinati, nel progetto iniziale di Dio, al buen vivir di tutti gli esseri della terra), l’accoglienza e l’interazione con rifugiati e migranti, l’adozione di nuovi stili di vita, (sobri e rispettosi dell’ecosistema), la promozione dei valori di giustizia, pace e fratellanza universale.
Il cantiere é il percorso di costruzione della casa comune insieme a tante organizzazioni locali e regionali, gruppi e persone che credono in questo sogno per favorirne la partecipazione, il coinvolgimento e il dibattito attraverso lo scambio di idee, pratiche, mezzi, risorse, canali di comunicazione, itinerari di formazione delle coscienze.
Il cantiere promuovere sul territorio italiano incontri, eventi, laboratori, manifestazioni, dibattiti, coinvolgimento dei media locali e nazionali, piccoli progetti condivisi, per raccogliere spunti, idee e proposte in vista della scelta di impegni comuni per il cambiamento. In questi tre anni il cantiere ha lavorato (anche durante il tempo del lockdown) a partire dal tema delle migrazioni e dei migranti. Sono stati realizzati webinar con esperti del settore delle migrazioni, incontri in presenza lungo le località di frontiera, podcast sviluppando e amplificando tematiche specifiche riguardo le migrazioni (tutto questo materiale è reperibile nella pagina web del cantiere (www.cantierecasacomune.it).